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→  gennaio 2, 2002


Sono debitore di una risposta alla replica che su queste colonne mi ha riservato Gianni Vattimo. Ma prima di parlare dei due punti di dissenso che egli individua, c’è una questione da affrontare, e cioè il giudizio che si dà sulla situazione politica dopo le elezioni del maggio 2001.
“Questo non è un regime” scrivo io. L’articolo di Vattimo invece è punteggiato di espressioni e riferimenti che rivelano un’opinione opposta.

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Pubblicato In: Varie
→  dicembre 29, 2001


Risposta a Vattimo e ai buoni sentimenti

Gianni Vattimo, che mi prende a simbolo di chi va “da sinistra a destra in nome dello sviluppo” (“l’Unità” del 27 Dicembre), si decida: o le tesi che io sostengo e diffondo gli provocano “sempre più marcati dissensi”, oppure i miei sono veramente quello che gli appaiono, e cioè dei “tradimenti“. C’è una radicale differenza: i dissensi li si discute, i traditori si condannano. Nel primo caso si parla di logica e di politica. Nell’altro si istruisce un processo: in cui chi si ritiene giudice in quanto depositario della verità indaga sulle “evoluzioni”, soppesa le aggravanti per chi ha “persino” responsabilità parlamentari, chiede la damnatio di chi “(ancora?) non ha compiuto” una così “stupefacente evoluzione”, “inspiegabilmente sempre più berlusconiana”. “Francamente” sorprendente!

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Pubblicato In: Varie
→  dicembre 24, 2001


Il governo fissi i termini

«Due reti tv della Rai si possono vendere, ma non svendere», ha dichiarato il presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno.
Io avanzo una proposta al centro-sinistra: isolare questa affermazione dagli altri temi su cui si è accesa la discussione, e prenderla sul serio. Quindi impegnarsi a non usarla a fini di polemica e applicarsi invece in modo costruttivo perché diventi un progetto preciso.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  dicembre 13, 2001


Il quotidiano DS cavalca la Piazza. Ma per quelli che dissentono

A descrivere i problemi che travagliano i DS, l’Unità del 28 Novembre vale più di un congresso: un numero da conservare. Nicola Tranfaglia lamenta le 7 Tv per un solo padrone: sacrosanta denuncia, la sua, della concentrazione di tutto il potere televisivo in una sola persona. Ma denuncia contro ignoti: non ci sono stati, per lo storico torinese, colpevoli nella sinistra quando era al governo, per non aver previsto questo esito e per non avervi posto mano in 5 anni; né ci sono colpevoli ora. Resta solo il problema, un oggetto da contemplare, utile per muovere gli animi all’indignazione.

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Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  dicembre 11, 2001


Ancora un paio di giorni e il quadro legislativo in cui opereranno in futuro le Fondazioni bancarie sarà stato definito. Dopo gli interventi di Amato, Dini, Ciampi e Visco, l’approvazione da parte della Camera del testo Tremonti metterà la parola fine a questa lunga vicenda (un’eventuale modifica del Senato rischierebbe infatti di avere per conseguenza il ricorso all’esercizio provvisorio). E’ quindi della massima importanza che Governo e Parlamento dedichino le poche ore che rimangono a un’ultima, approfondita e spassionata disamina della questione vera, in fondo l’unica, che ancora desta perplessità: siamo sicuri che lo schema proposto dal Governo porterà alla totale privatizzazione delle banche? Siamo sicuri al 100%?

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  dicembre 10, 2001


La questione giustizia è intrecciata, da almeno dieci anni, alle più rilevanti vi­cende politiche; occupa quotidiana­mente pagine di giornale; interessa personalmente milioni di cittadini. E invece nelle mozioni congressuali dei Ds la questione ha un ruolo secondario: nella mozione Fassino è al quindicesimo posto, in quella Morando è menzionata solo per il funzionamento del­la macchina giudiziaria.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio