→ giugno 11, 2002
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La sconfitta francese al primo turno e il recupero italiano al ballottaggio denunciano una salute incerta – E` ancora Tony Blair a sollecitare il superamento delle ambiguità della “terza via”.
La sconfitta della sinistra al primo turno francese, la vittoria di quella italiana nel ballottaggio amministrativo, pongono entrambe un problema comune: nella seconda c’è già una riposta alla prima, oppure i problemi che si manifestano in Europa sono gli stessi e c’è una riflessione da svolgere sulle sconfitte che da un anno a questa parte fanno cambiare di segno i governi che contano, cioè quelli nazionali?
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→ giugno 10, 2002
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«Sergio Cofferati è stato un grande leader sindacale. Che ha perso però un’occasione storica e ha impresso anche una battuta d’arresto alla linea politica della sinistra».
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→ giugno 5, 2002
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Dal supplemento “Energia&Ambiente”
Possiamo essere ragionevolmente soddisfatti di come abbiamo recepito la direttiva europea sul trasporto del gas: possiamo cioè dire che in Italia, la separazione societaria tra attività di trasporto da un lato, e attività di approvvigionamento e distribuzione dall’altro, l’abbiamo fatta.
Merito del ministro Enrico Letta, certamente, ma merito anche del modo in cui i vertici dell’ENI hanno interpretato il mandato da parte dell’azionista, e cioè non solo valorizzare la propria azienda, ma anche favorire la liberalizzazione (a differenza cioè di quanto ha fatto l’Enel di Franco Tatò).
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→ maggio 31, 2002
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La vera questione è: quale strategia per Torino
Saranno i colleghi della Commissione industria della Camera, a sentire i vertici della Fiat, grazie al sempre tempestivo Bruno Tabacci che la presiede. Quindi non sarò tra i primi parlamentari a porre domande a Paolo Fresco e Paolo Cantarella. Avrei, per farlo, personali ragioni di interesse: perché, nella mia vita da manager, gli anni passati in Fiat sono stati quelli di maggiore soddisfazione e successo; e in quella da politico ho scommesso tutto sulla capacità del mercato e del capitalismo italiano di promuovere lo sviluppo del nostro paese.
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→ maggio 30, 2002
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Da Bertinotti la proposta per un referendum sull’art 18.
“Come se la lezione francese non fosse bastata”: è risaputo che la sinistra, divisa, perde. Stupefacente che, a dirlo, sia Fausto Bertinotti: leggere, per credere, la sua intervista a Repubblica di ieri. Stupefacente ricordando il passato, la caduta del governo Prodi, il mancato accordo sulle candidature al Senato nelle ultime elezioni; ancor più stupefacente detto a proposito del referendum per cui Bertinotti vuole raccogliere le firme, un referendum con cui si chiede che venga abrogata la norma per cui l’art. 18 non si applica alle aziende con 15 dipendenti o meno.
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→ maggio 24, 2002
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Il Senatore risponde a Michele Salvati
La crisi Fiat non è sistemica, comune cioè all’intero settore industriale in cui opera, e neppure conseguenza di comportamenti dolosi o criminali come nel caso Enron: é’ una crisi dovuta a decisioni manageriali. Su questo sono assolutamente d’accordo con Michele Salvati. Ma, per discuterne, egli deve fare un premessa “ideologica”: nel capitalismo ci sarebbero “ragioni di illegittimità”, “ragioni profonde intimamente legate a quelle che ne assicurano la straordinaria efficacia nel produrre benessere”; esse discendono dalla proprietà, dato che questa conferisce ad alcuni il potere di prendere decisioni di cui molti pagheranno le conseguenze. Dissento radicalmente.
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