→ gennaio 11, 2007
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da Peccati Capitali
I conti dello Stato nel 2006 sono andati molto meglio del previsto. Ad Aprile, Giulio Tremonti prevedeva un fabbisogno a fine anno di 66 miliardi; Tommaso Padoa Schioppa l’aveva fatto lievitare a 70, a conclusione della due diligence sui conti ereditati dal suo predecessore: ed erano già erano noti inusitati aumenti del gettito tributario. A luglio, lo ridusse a 59; a settembre a 47,5: chiuderemo l’anno a 35,2, un punto di PIL in meno.
In politica, più che i fatti contano le interpretazioni.
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→ gennaio 11, 2007
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Con le sue “Osservazioni critiche” (Corriere della Sera, 8 Gennaio), Nicola Rossi risponde agli interrogativi suscitati dalla sua decisione di uscire dai DS: perché attacca Fassino se il suo bersaglio è il Governo? rimpiange la stagione del primo governo D’Alema o prefigura quella dei “volenterosi”? non si rende conto che la prima vittima della sua uscita è il Partito Democratico?
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→ gennaio 4, 2007
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Ma noi, oggi, siamo più forti o più deboli? È stata questa la prima reazione alla notizia che Nicola Rossi ha deciso di uscire dai DS. Dove quel “noi” indica quanti sono assolutamente convinti che i mali di questo Paese sono antichi, e si possono curare solo con riforme liberali che incidano in profondità. Perché Nicola Rossi questa convinzione sa arricchirla di iniziative e argomentarla con rigore.
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→ dicembre 30, 2006
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La battaglia può avere successo, ma non si deve mai dimenticare che il Paese ha l’amministrazione che si merita
Per sanare lo scandalo dei nullafacenti nella Pubblica amministrazione, o inducendoli a comportamenti almeno decenti o ottenendone l’allontanamento, bisogna fissare un livello minimo di prestazione. Se ci sono i nullafacenti, vuol dire che il dirigente questo livello o non lo ha fissato, o non lo fa rispettare. Cioè: o anche lui fornisce una prestazione al di sotto della norma, oppure non fa osservare le regole, per inerzia o per timore. Si tira la coda e appare la tigre.
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→ dicembre 19, 2006
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L’Unione e i consensi
I numeri sono capaci di sintesi brutali: i sondaggi che danno i Ds al 19,4% e la Margherita al 9,4% sovrastano quanti si affannano a distinguere tra i destinatari dei fischi di Mirafiori, a individuare gli orchestratori di quelli di Bologna, a scandalizzarsi per la forma della protesta dei rettori, a diluire nel tempo le assunzioni dei precari. I numeri che sintetizzano il calo di consensi dell’asse portante della maggioranza esigono una presa d’atto altrettanto sintetica: l’azione di governo sta consumando il consenso di chi ha votato centrosinistra.
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→ dicembre 17, 2006
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Risposta a Levi
Caro Direttore,
“abbiamo in mente un intervento più largo”, risponde Ricardo Franco Levi a Francesco Giavazzi, che aveva chiesto perché, in una Finanziaria di 1300 commi, il Governo non avesse trovato il coraggio di cancellare i contributi governativi almeno ai grandi quotidiani nazionali, e di ridurre quindi almeno una parte dei 160 dipendenti statali che li amministrano.
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