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→  febbraio 25, 2007

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Dire che il Governo Prodi è caduto per Rossi e Turigliatto, o per Andreotti e Pininfarina è attribuire al naso di Cleopatra il corso della storia del mondo, o a un “nail in a shoe” la perdita di un regno. Ed è un truismo dire che caduto per il risicato margine del Senato. Quel margine, al contrario, è la conseguenza aritmetica di un fatto politico: che non è possibile governare un grande Paese occidentale ad economia di mercato con una maggioranza di cui la sinistra antagonista sia parte organica.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  febbraio 15, 2007

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da Peccati Capitali

Spentosi il clamore della lettera su Repubblica, analizzati tutti i suoi possibili aspetti e risvolti, ora che si può tracciare la riga e tirar le somme, ci si chiede: Veronica Lario ha raggiunto lo scopo prefisso? Insegnare ai figli, alle femmine e al maschio, che la dignità della donna è un bene da far rispettare costi quel che costi, è la motivazione esplicita della sua iniziativa. C’è anche chi ha malignato: io non mi accodo, e per rispetto della logica prima ancora che della persona, prendo per buoni i propositi dichiarati.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  febbraio 3, 2007

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Caro Direttore,

La presenza della Cassa Depositi e Prestiti (CdP) nel Fondo Infrastrutture Italiane (F2I) è finanziariamente rilevante e strategicamente decisiva. La CdP ha il 14,3% del capitale (senza contare, per evitare di parlare del sesso degli angeli, la Cassa di Previdenza dei Geometri e le Fondazioni bancarie). Il fondo é presieduto dall’ex presidente della CdP stessa e per presentarlo ai mercati si sono scomodati il Ministro Padoa Schioppa e il Viceministro Pinza.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  febbraio 1, 2007

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da Peccati Capitali

Si dice liberalizzazioni e si pensa ai taxi. Quanto poco basta per illudere la gente! E quanto poco per scatenare violente proteste! L’opinione corrente è che alla fine Bersani l’abbia vinta, e forse il disagio per gli utenti diminuirà un poco: ma per favore non diciamo che si è liberalizzato. Anzi, dato che è solo aumentato il numero delle licenze concesse dai comuni, in realtà è aumentata l’estensione dell’attività sottoposta a regime regolatorio.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  gennaio 26, 2007

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Mentre i giornali devono ricorrere alla grafica perché i lettori riescano ad orizzontarsi tra le varie “lenzuolate” di liberalizzazioni, rischia di non ricevere adeguata attenzione una iniziativa che, per quanto è dato saperne, sembra andare in una direzione diametralmente opposta. Mentre Bersani e Rutelli, in santa e meritoria concorrenza, propongono misure volte ad eliminare l’ingerenza dello Stato nelle attività di barbieri e benzinai, nella vendita di giornali e di assicurazioni, promettono di restituirci libertà anche leggere, quali lo sceglierci la targa della nostra automobile, martedì scorso il Governo ha dato vita a una iniziativa assai pesante, che sembra trasportarci agli anni della pianificazione, ai non rimpianti tempi delle partecipazioni statali. A Milano, officiante il Ministro dell’Economia in persona, si è tenuto a battesimo F2I Sgr, Fondo Italiano per le Infrastrutture.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  gennaio 16, 2007

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In un articolo di giornale, di solito la conclusione dimostra la validità della premessa. Ci sono invece articoli in cui la conclusione, invece che dimostrare, realizza ciò che viene affermato all’inizio. Un esempio di come si possano “fare cose con le parole”, secondo la famosa espressione di J.L.Austin, è il domenicale di Barbara Spinelli (Veri e finti riformisti, La Stampa, 14 Gennaio).

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore