→ maggio 21, 2009
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Come governare la ricchezza
Ricchezza.
Vasta é la retorica contro la ricchezza: e i testi qui presentati ne sono illustri esempi. Per Platone, nel brano tratto dal terzo libro di Repubblica “di molte azioni criminose è causa la moneta che passa per le mani di molti” ragion per cui i guardiani possono difendere la città solo se “non possiedono alcunché di privato se non il proprio corpo”. Per Aristotele all’economia in senso autentico si contrappone il commercio che non produce beni in senso assoluto, ma solo attraverso il loro scambio.
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→ maggio 20, 2009
Nel “giorno della Fiat”, a fare previsioni sul futuro dell’azienda Torinese ci sono Franco Debenedetti, Udo Gumpel, Loris Campetti e Gianni Dragoni. Conduce Paola Saluzzi
L’importanza di Marchionne
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→ maggio 12, 2009
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Ci sono interessi all’origine di questa crisi finanziaria, di attori privati e di attori pubblici. Ci sono interessi nei rimedi che i governi stanno adottando per scongiurarne il ripetersi. Gli interessi possono contrapporsi o allearsi; ogni causa é essa stessa l’effetto di un’altra causa a monte; cause ed effetti possono scambiarsi i ruoli. E’ una meccanica complessa. Tuttavia un’analisi critica del gioco degli interessi é un utile esercizio per comprendere fatti, cause e rimedi.
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→ maggio 3, 2009
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E’ ormai scontato che il mondo finanziario dopo la crisi avrà regole più restrittive e regolatori più intrusivi. Con meno regolatori, meno specializzati e dotati di più poteri si pensa che sarà più difficile per gli operatori fare arbitraggio regolatorio scegliendosi da chi farsi controllare, ed eventualmente “catturarlo”. Ma anche i regolatori hanno la loro agenda, dove la priorità sembra essere quella di non farsi “catturare” dai loro omologhi. Così in Europa incontrano difficoltà l’istituzione di una vigilanza unica e l’adozione di procedure unificate per gli interventi di risanamento.
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→ aprile 29, 2009
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Secondo il Washington Post è stato raggiunto anche l’accordo tra i creditori della casa di Detroit e il Tesoro Usa: 6,9 mld di dollari svalutati a 2 mld. Dopo la ratifica da parte dei sindacati, dovrebbe essere la volta dell’ultimo atto, cioè l’accordo con Torino, che non dovrebbe però arrivare prima di giovedì. «La Fiat – commenta Franco Debenedetti – che prima sembrava destinata ad essere preda, ha ribaltato i giochi. Grande mossa strategica. Marchionne é stato l’uomo giusto nel posto giusto, al momento giusto con il prodotto giusto. Poi, come sempre, una cosa sono le strategie, un’altra la loro implementazione». In mezzo? I costi.
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→ aprile 17, 2009
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da Peccati Capitali
L’investimento in titoli di Stato è per definizione quello a più basso rischio. Ma quanto rende? Su un arco di un secolo, al netto dell’inflazione, i Treasury Bills hanno reso l’1% l’anno, i buoni della Confederazione Svizzera lo 0,8%. Pensiamo solo quanto, al confronto, è cresciuta la ricchezza di quei Paesi.
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