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→  gennaio 20, 2010

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da Peccati Capitali

Le compagnie aeree sanno che i servizi di accoglienza a terra sono il loro biglietto da visita; per questo vogliono essere loro a poter decidere come e da chi devono essere forniti. Perché non fare lo stesso con la sicurezza, lasciare che compagnie e aeroporti si facciano concorrenza con la serietà dei controlli sopra un livello minimo? Già vedo le pubblicità: “Bengodi Airlines, scanner da favola”, “Münchhausen Flughafen, gli stivali non hanno segreti”, “Alba Fly, voli sicuri coi nostri cani da esplosivo”.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  gennaio 17, 2010


Come cambia la sfida cinese:
dal prodotto alle persone

di Marco Carone e Giorgio Secchi
FrancoAngeli Editore, 2010
pp. 216


La riforma del mercato del lavoro, cioè delle tradizioni e delle istituzioni determinano le modalità con cui il lavoro viene prestato, è la grande assente nell’agenda delle riforme che si auspica che vengano introdotte nell’economia cinese. Lo era prima della Grande Crisi Finanziaria del 2008, quando il pericolo sembrava essere quello di una crisi monetaria dovuta al debito estero degli USA e, per scongiurarlo, si indicava la necessità di introdurre riforme nell’economia cinese, volte ad aumentare consumi interni. Al centro dell’attenzione erano le istituzioni del welfare: tutele dei lavoratori cinesi avrebbero ridotto la necessità di risparmiare per coprirsi dai rischi di malattie e vecchiaia, e quindi avrebbero consentito di consumare di più.

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→  gennaio 15, 2010

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Due mondi contro – Quello reale (arance e braccia) e quello di quantità truccate e assistenze rubate.

Non c’è nulla di reale a Rosarno: questa è la sensazione che resta in mente dopo aver letto pagine e pagine di reportage, analisi e commenti. Non sono reali gli incentivi europei né i quantitativi denunciati; non i sussidi di disoccupazione né le pensioni di invalidità. Non sono reali le fabbriche costruite e abbandonate, non l’ospedale edificato e mai aperto. Nell’anfiteatro finto greco nessuna voce supererà il rumore del traffico, il Palazzetto dello Sport è troppo piccolo per contenere il campo da gioco.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  gennaio 10, 2010

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Come tradurranno Googled, il titolo del bestseller di Ken Auletta? “Googlidi”, cioè quelli affascinati dall’avere ogni cosa a portata di click? Oppure “Googlati”, quelli che temono per la privacy e per il formarsi di posizioni dominanti? In ogni caso, è la “fine del mondo come lo conosciamo”, come recita il sottotitolo: l’irruzione di Google ha in pochi anni ridefinito tutti i settori dei media.

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→  dicembre 23, 2009

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da Peccati Capitali

Il premio “gattopardo dell’anno” , se esistesse, dovrebbe andare al Alistair Darling, il “ministro del Tesoro” inglese, per la proposta di applicare ai bonus dei banchieri una tassa straordinaria del 50% su quanto eccede 25000£. Sarkozy ha applaudito, un po’ verde per non esserci arrivato prima lui, la Merkel si è detta, serafica, pronta a rincarare la dose: sperano nell’ex aequo. Motivazione del premio: avere incassato il plauso dei loro elettori senza avere fatto sostanzialmente nulla.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  dicembre 22, 2009

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L’articolo di Dario Di Vico sul Corriere di domenica “Sotto i ferri del private equity: più macerie che vero sviluppo” ha dato luogo a risposte di tenore diverso, come si può leggere sulle pagine del quotidiano.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali