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→  giugno 15, 2010


da Peccati Capitali

Come lo scriveranno? ho pensato quando ho sentito che alla RAI nei titoli di coda metteranno quanto guadagna (perché scrivere quanto costa si vergognerebbero) il giornalista. Gli daranno un nome al conquibus? Compenso sembra una scusa per il disturbo, stipendi é impiegatizio e salario proletario, notula sa di notaio e cachet fa cantante lirico, emolumenti se li danno gli amministratori e diaria i parlamentari.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  giugno 13, 2010


dalla Domenica del Sole 24 Ore

Mercati e logiche del capitalismo

Le crisi finanziarie sono prevedibili? Nessuno è più credibile di Nouriel Rubini per rispondere affermativamente: nel febbraio 2008 , sette mesi prima del fallimento della Lehman (ma già nel 2006 lanciava i suoi ammonimenti), nel suo paper “12 passi verso il disastro” prevedeva con accuratezza la dinamica per cui una crisi tutto sommato di modeste dimensioni – Bernanke stesso all’epoca la stimava in alcune centinaia di miliardi di $ – avrebbe provocato il disastro che abbiamo visto.

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→  giugno 10, 2010


Lettera al direttore del Foglio

Caro Direttore,

Affettuoso ammiratore della passione repubblicana di Rino Formica, osservo tuttavia che invocare l’art. 139 per sostenere l’immodificabilità della prima parte della Costituzione, richiede un’interpretazione molto restrittiva di “forma repubblicana”, fino a farla coincidere con “l’incontro tra solidarismo cattolico e organicismo visionario socialista e comunista”.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  giugno 4, 2010


Sul tema della Banca d’Italia e dei suoi «proprietari » ho ricevuto in questi ultimi tempi altre lettere. I lettori hanno scoperto che le azioni della nostra Banca centrale sono nelle mani di numerosi gruppi bancari e si dichiarano preoccupati per la sua autonomia. Debbo anzitutto rassicurarli. Gli azionisti non sono in grado di influire sulla politica monetaria di Palazzo Koch, saldamente nelle mani del governatore e del Direttorio.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  giugno 2, 2010


Dopo l’intervista di Tremonti

Caro Direttore, «Non ci sono dubbi: la maglia delle regole che pesa sull’ economia e la soffoca è ormai divenuta tanto soffocante da creare un nuovo Medioevo. Una cosa che vorrei fare è una norma rivoluzionaria per cui tutto è libero tranne ciò che è vietato dalla legge penale o europea: una norma rivoluzionaria, per due o tre anni. E io, oltre a proporla, vorrei essere tra i firmatari». Parole di Giulio Tremonti, ministro dell’ Economia in carica, dette concludendo l’ estesa intervista ad Aldo Cazzullo (Corriere di lunedì 31 maggio) su una legge importante e difficile, per la quale ha dovuto impegnare tutta la sua credibilità, superando tensioni con i colleghi e col premier.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  giugno 1, 2010


da Peccati Capitali

Tutto si è svolto in un decimo di secondo, il tempo di alzare un braccio, di guardarsi attorno: è d’istinto che i tremila partecipanti all’assemblea pubblica di Confindustria, fatta eccezione per tre isolati, hanno detto no alla proposta avanzata da Silvio Berlusconi a Emma Marcegaglia di traslocare in Via Veneto a occupare la poltrona di Ministro delle Attività produttive.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair