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→  agosto 24, 2010


Da Pomigliano a Melfi: Il Governo non vuol sentir parlare di una riforma. L’opposizione pare trovare conveniente lo stallo per non perdere voti a sinistra.

La clausola si può regolare per legge, come avvenuto nei servizi pubblici, oppure grazie a un accordo interconfederale firmato anche da Fiom-Cgil.

Sono un imprenditore, il mio mestiere è correre il rischio dell’investimento, la mia responsabilità è ridurre quanto possibile le incertezze sul suo impiego effettivo; stipulo, con un sindacato che rappresenta la maggioranza dei lavoratori, un contratto che prevede misure efficaci contro l’assenteismo abusivo e definisce il quadro entro cui si esercita il diritto di sciopero: che garanzie ho che il contratto venga rispettato? Oggi, in Italia, la risposta è: nessuna.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 24, 2010



Intervista a Franco Debenedetti

Cosa c’è dietro il muso duro di Marchionne a Melfi

I riformisti un po’ spiazzati dalla Fiat che corre sulle relazioni industriali

Ma c’è del metodo dietro il pugno di ferro di Sergio Marchionne? Oppure il manager italo-canadese, a forza di azioni dimostrative, farà vittime soprattutto tra chi, nel sindacato, nei partiti e pure nel governo, vuol collaborare al successo di Fabbrica Italia? Domande legittime dopo che, alle 13 e trenta di ieri, è ufficialmente iniziato l’autunno caldo dell’industria italiana.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  agosto 24, 2010


da Peccati Capitali

PC, come personal computer: quelli di cui il maggior produttore mondiale è diventata la HP, dopo aver superato la Dell.

PC, come peccati “capitali”: quelli di cui è stato accusato il CEO della HP, Mark Hurd. Jodie Fisher, un curriculum da attrice soft porn, assunta come consulente di eventi di marketing, gli aveva intentato causa per molestie sessuali. Chiusa la questione con un accordo extragiudiziale, un’indagine interna (sic) ha stabilito che non c’erano stati rapporti sessuali. Hurd avrebbe anche segnato come spese aziendali note di pranzi e cene con Jodie, in cui si sospetta che non si fosse parlato di marketing: importo circa 20.000$. Due più due fa quattro, in quattro e quattr’otto il board di HP delibera che ciò mina la credibilità di Hurd e la sua leadership, e lo licenzia. Non senza dargli la buonuscita contrattuale, un pacchetto sui 40 milioni di $.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  agosto 14, 2010


Carrozzoni di Stato, mercato distorto.

Come nella vecchia Alitalia, l’abitudine ad avere tutti i debiti ripianati dallo Stato ha portato a una cronica presenza di servizi scadenti e all’irresponsabilita diffusa.

Tirrenia sarà commissariata, il tribunale l’ha dichiarata insolvente. Questa è la buona notizia: Tirrenia non è l’Alitalia dei mari. E poi, adesso non siamo in clima elettorale, la politica ha altro a cui pensare che a sventolare la bandiera nazionale. Nel settore del cabotaggio operano una ventina di operatori privati ( tra cui grandi Navi Veloci, Moby Lines, Snav, Strade Blu, Sardinia Ferries, Alilauro): nessun operatore straniero che traghetti altrove i turisti. Non c’è il rischio di non garantire il servizio: il 70% del traffico di Tirrenia è fatto da 10 linee con 12 delle 44 navi.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 13, 2010


Intervista di Sergio Luciano

“Quello che vuole Marchionne per Pomigliano è molto chiaro: certezza delle regole, rispetto degli impegni. Non pensa sia affar suo in che modo queste sue esigenze vengano garantite. Una nuova legge, un nuovo accordo sindacale: come che sia… E io penso che ce la farà”. Ha un atteggiamento positivo, Franco Debenedetti, verso la svolta “texana” di Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat. L’uomo col maglioncino nero nel giro di pochi mesi ha inanellato l’annuncio della chiusura di Termini Imerese, ha fondato una newco per applicare a Pomigliano d’Arco l’accordo firmato con Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Ugl dribblando il veto della Fiom-Cgil, e ha annunciato che investirà in Serbia e non a Mirafiori i soldi necessari per due nuove vetture. Debenedetti, economista liberista, politicamente schierato con i riformisti, ex-top-manager Fiat, fratello dell’editore del Gruppo Espresso, non si scandalizza delle richieste di Marchionne. Diciamo che le capisce. E per molti versi le approva.

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Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  agosto 12, 2010



Le alleanze ad personam e la storia di un programma politico

Caro Direttore,

saranno i numeri primi, scrive al Foglio Rino Formica, a definire la nostra scena politica: ripudiato il 2 del maggioritario, saltando il 3 e il 5, 7 han da esserne gli attori. Sono più o meno sette i grani del rosario delle opposizioni che, dopo avere per anni gridato contro le leggi ad personam, oggi si uniscono in un’alleanza ad personam: con chiunque, guidati da chiunque, pur di mandar via Berlusconi.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio