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→  agosto 15, 2011


Il bambino ebreo rifugiato in Svizzero lo scopre nelle parole della madre

Vi era anche una contessa russa tra gli scampati dalla rivoluzione sovietica presi a bordo della nave da guerra mandata dall’Italia in Mar Nero. Di rapinosa bellezza lei, di virile fascino il brillante ufficiale che vi prestava servizio: complici l’emozione per lo scampato pericolo, la riconoscenza del salvato e il trasporto del salvatore, tra i due scoppia un amore folle. Tanto folle che, per sposarla, il brillante ufficiale non esita a dimettersi. La contessa infatti era divorziata, unirsi a lei era interdetto a un ufficiale della Regia Marina. Poi l’amore finisce, e alcuni anni dopo troviamo la contessa a Berlino: partecipa a un ricevimento in cui si parla male di Mussolini, ritorna nella sua stanza e si spara.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 9, 2011


Per l’economista l’Italia deve fare crescere il Pil. «Ma serve credibilità»

Intervista di Maria Giovanna Della Vecchia

«Che il cancelliere Merkel e il presidente Sarkozy abbiano mandato una lettera per ribadire le richieste fatte da Trichet e Draghi, è un fatto assolutamente inusitato e sarebbe sciocco non riconoscerne la gravità. E’ una clamorosa dimostrazione della debolezza della politica». A dirlo è l’economista, saggista ed editorialista Franco Debenedetti.

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Pubblicato In: Varie
→  agosto 7, 2011


Quanto della crisi che stiamo attraversando è dovuta a fattori esterni e quanto a fattori nazionali? Capirlo è importante per interpretare gli avvenimenti politici degli ultimi giorni, e per orientarsi su quelli futuri.

Obama, Merkel, Eurogruppo, Berlusconi, il problema è generale: debolezza della politica in tutti i Paesi, incapacità di tutti di individuare ricette, fuga dal rischio e quindi crisi del debito in tutti i mercati.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 3, 2011


Orgoglio e pregiudizio, ingannevoli filtri consolatori. Per orgoglio nazionalistico abbiamo rifiutato vendite a soggetti esteri con cui si sarebbe salvato qualcosa: Tirrenia ieri, Alitalia l’altrieri. Per pregiudizio, se qualcuno vuole prendere partecipazioni di rilievo in aziende che consideriamo pilastri della nostra economia, non può che essere per sottrarcele. Ci si accorge che, con questi prezzi in Borsa, mettendo sul tavolo cifre relativamente modeste, si possono acquisire partecipazioni che consentano l’effettivo controllo in grandi banche e assicurazioni italiane, e suona il grido di allarme: attenzione, e se a farlo fossero grandi istituzioni finanziarie straniere? Questo è il pericolo paventato da Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera e non solo. Ma esiste davvero? Soprattutto, sarebbe un pericolo?

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  agosto 2, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

“Se l’Azienda Trasporti Milanese mi deve 15 milioni nel 2005 e me li dà nel 2010, sa che cosa significa per la mia impresa?” E’ una frase buttata lì, senza collegamento con le accuse di corruzione che Pietro Di Caterina fa ai vertici lombardi del PD. Un fatto di per sé senza rilievo penale, che quindi esime dalla solita giaculatoria sulla giustizia che deve fare il suo corso e l’imputato innocente fino a prova contraria. Uno sfogo, che colpisce ma non soprende: “E’ una cosa di una violenza inaudita”. Inaudita perché puro esercizio di potere. “Mi dicevano: fai la denuncia poi vediamo…”. Per carità, pagare in ritardo è un interessato malvezzo anche in grandi aziende private (Fiat in testa): ma si tratta di mesi. Per carità, non tutte le aziende pubbliche fanno così: ma solo in un’azienda pubblica è possibile questa violenza condita con l’arroganza dell’impunità.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  luglio 31, 2011


Mercoledì la commissione Finanze della Camera approva all’unanimità una risoluzione che sollecita il governo a muoversi in sede europea per denunciare alla neo-costituita European Securities Market Authority (Esma) le agenzie di rating, colpevoli di “aggiotaggio”.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore