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→  ottobre 18, 2011

The welfare legislation played an important role in Italian political and economical life. The unforeseen consequences of the generous welfare legislation of the ’70 are the main reason of our huge national debt; attempts to reform met resistance, and in the process, governments fell, alliances were formed and broken. I will focus mainly on the last 17 years, i.e. from the first Berlusconi government, but a few words need to be spent in order to understand the reason for his victory and the dramatic change it represented in the political scene.

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Pubblicato In: Convegni
→  ottobre 16, 2011


La risposta è una: più mercato

La crescita: richiesta da Francoforte, attesa dai mercati, ripetuta per cercare di dare un senso a questa desolante fase politica. Nelle quattro giornate del convegno della Banca d’Italia a Roma sulla storia economica dell’Italia nei 150 anni dall’Unità, il tema era sempre presente, esplicito o sottotraccia: un percorso, il nostro, complessivamente di crescita, ma discontinuo, con accelerazioni che ci portano quasi a raggiungere i migliori, seguito da stasi, come questa che dura da quasi vent’anni. Perché adesso questa incapacità a crescere, questa produttività bloccata? E’ cambiato qualcosa in noi, oppure è cambiato il contesto, e l’importanza relativa di certe nostre caratteristiche, positive o negative, rendono più difficile adattarcisi?

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  ottobre 11, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Qualcuno, a Roma, ha fotografato autisti dell’ATAC mentre parlano col telefonino, e ha sporto denuncia: ma come, se lo faccio alla guida della mia 500 in autostrada perdo 5 punti, se lo fa chi conduce un autobus snodato con cento persone a bordo in mezzo al traffico, niente? Un finimondo: i sindacati – FILT Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fit trasporti – la chiamano persecuzione, “video, denunce, querele, aggressioni fisiche e verbali si susseguono ogni giorno”. Invocano la legge: l’art 173 commi 2 e 3 del codice della strada esonera dal divieto le forze armate, e l’art 138 comma 11 anche i conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico. E a loro volta denunciano gli “Zorro conterranei, i giustizieri” col videofonino.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  settembre 29, 2011


Si poteva trasformare la banca in un’azienda “normale” in cui chi mette i soldi sceglie il management.

Soluzione gattopardesca: BPM adotta la governance duale, ma ad avere il controllo con circa il 4% del capitale è sempre l’associazione che può contare sui voti dei dipendenti. Sono loro che nominano il Consiglio di Sorveglianza e quindi indirettamente il Consiglio di Gestione. Il Consiglio di Sorveglianza non può dare indicazioni strategiche, ma solo pareri non vincolanti. Quanto vincolanti invece continueranno ad essere le indicazioni degli “Amici” su ciò che più conta, promozioni e carriere, il comunicato pudicamente non dice: non è il caso di parlare di quello che non cambia. Valeva la pena discutere fino a mezzanotte?

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  settembre 28, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Il supertamarro Mike “The situation” Sorrentino, celebre protagonista dello spettacolo MTV “Jersey Store”, si è visto offrire una somma di danaro da Abercombie & Fitch perché non indossi più i suoi indumenti griffati. Quella versione sbracata (letteralmente) della Dolce Vita, che ha come riferimenti la palestra, l’abbronzatura, la lavanderia (quest’ultima per l’esibizione della marca delle mutande), è parsa alla celebre marca di abbigliamento incompatibile con il mondo “aspirational” che essa intende creare e rappresentare.

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  settembre 25, 2011


“Inevitabile”. Quando si muovono critiche a una delle tante varianti di imposta patrimoniale – ultima arrivata quella del “prelievo forzoso” di littoriana memoria- ci si sente rispondere che sì, gli argomenti sono giusti, ma anche inutili, perché la patrimoniale ormai è “inevitabile”. Ma è proprio se tutti la pensano inevitabile, che non sarà evitata: chi respinge le critiche fa dunque un ragionamento analogo a quello che i logici chiamano performativo, per cui ciò che si afferma si verifica.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore