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→  gennaio 24, 2012


Terremoti finanziari.
Come le fratture nascoste minacciano l’economia globale

di Raghuram G. Rajan
Prefazione di Franco Debenedetti
Einaudi, 2012
pp. 200


Titolo originale
Fault Lines.
How Hidden Fractures Still Threaten the World Economy

by Raghuram G. Rajan
FT editor
pp. 200

1. Da Ginevra a Jackson Hole.
Vendere rendite vitalizie fu uno degli strumenti di finanza creativa escogitati dalla monarchia francese nel XVIII secolo nella sua insaziabile ricerca di denaro. Sfruttando il fatto che, per renderle più attrattive, queste obbligazioni potevano essere legate non solo alla vita di chi le acquistava, ma anche a quella di terze persone, ad alcuni banchieri ginevrini venne l’idea di selezionare gruppi di donne – anche allora avevano aspettative di vita maggiori degli uomini – sui trent’anni, in buona salute, di acquistare vitalizi per ciascuna di esse, di «impacchettarli» in modo da diversificare rispetto al rischio di morte accidentale, e di rivenderne quote ai cittadini ginevrini.

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→  gennaio 19, 2012


Intervista di Giovanni Stringa

Il governo tecnico mette l’accento sulla politica? Così la pensa Franco Debenedetti, imprenditore ed ex senatore Ds, subito dopo aver letto la bozza del decreto sulle liberalizzazioni.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  gennaio 12, 2012


La nomina di Grilli a viceministro ha lasciato un vuoto imbarazzante

Dall’insediamento del Governo Monti la posizione di Direttore Generale del Tesoro è vacante. Infatti chi la ricopriva nel governo Berlusconi, il prof. Vittorio Grilli, è diventato Vice Ministro e si è posto in aspettativa dall’incarico amministrativo.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  gennaio 11, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

L’Agenzia delle Entrate ha inviato 80 ispettori a Cortina per vedere se i VIP arrivati in alberghi di lusso su auto di lusso che comprano in negozi di lusso, pagano le tasse. Il sindaco, che è scivolato su una gaffe storica: questo blitz è un attentato (Equitalia è oggetto di attentati veri). Il comandante della locale guardia di finanza, che non ha gradito l’intrusione: c’è già la crisi, lasciamo lavorare i negozi. L’albergatrice, che sa il fatto suo: i clienti se ne andranno a Saint Moritz. Io, che non capisco: controllare chi va in SUV in albergo di lusso a Cortina serve a scoprire una vippaggine ignota o le spese di un VIP notorio? Non è di routine l’incrocio telematico tra PRA, registri di alberghi e dichiarazione dei redditi? “Far piangere i ricchi” è fare coi soldi dello stato quello che Dagospia fa gratis? “Lotta all’evasione” è mettere un ispettore davanti a ogni negozio, così lottando anche contro la disoccupazione?

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Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair
→  gennaio 2, 2012


Lettera di Franco Debenedetti e Natale D’Amico

Caro Direttore,

nelle aste di dicembre, € 9 miliardi di BOT a sei mesi sono stati collocati con un rendimento pari al 3,25%, dimezzato rispetto all’offerta precedente, € 1,73 miliardi di CTZ a 24 mesi sono stati piazzati al tasso del 4,85%. Invece per € 7 miliardi di BTP decennali il tasso di collocamento è stato prossimo al 7%. Comprensibile il sollievo del Governo per avere finalmente un buon risultato da annunciare, legittima l’enfasi della radio di stato, giusto il riconoscimento da parte degli organi di informazione, impeccabile Monti a “non considerare terminate le turbolenze finanziarie”: in sostanza tutti hanno preso atto delle risposte del mercato. Ma nessuno ha suggerito di approfittare del momento, aumentando la raccolta a 2 – 3 anni e riducendo quella a 10. E questo non per motivi tecnici, il Tesoro avendo in materia una riconosciuta perizia, ma per ragioni politiche. Cioè per ragioni che riguardano meno Monti ministro dell’Economia e più Monti presidente del Consiglio.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  dicembre 31, 2011


Sorprese del 2011. Liberisti pro decrescita e sviluppisti pro equità?

I liberisti che prescrivono rigore recessivo, i neokeynesiani che propugnano tesi sviluppiste, e il partito della decrescita che riprende quota anche al di fuori dell’Europa. L’assalto intellettuale alla crisi economica internazionale procede quantomeno in ordine sparso, come dimostra anche l’apparente ossimoro del premier italiano Mario Monti che promette di promuovere, allo stesso tempo, “crescita ed equità”.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio