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→  aprile 20, 2013


Molte sono le ragioni per cui tante imprese soffrono e tante chiudono: non sono competitive, vivono in un sistema non competitivo, la domanda cala, i clienti non pagano, l’aumento del carico fiscale intacca l’autofinanziamento. Tante le cause, unico il risultato: manca la liquidità. Le banche, a cui viene chiesto di aumentare la patrimonializzazione, riducono gli impieghi. Gli strumenti messi in piedi dalla Bce per trasmettere al mercato la propria politica monetaria, ad ogni evidenza non bastano.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  aprile 19, 2013


Un Parlamento spaccato in tre, sostanzialmente ingovernabile. Un partito, il Pd, che perfino i non simpatizzanti, ancora consideravano comunque affidabile e politicamente avveduto, lacerato da divisioni interne, attraversato da faglie che si intersecano, guidato in modo ad un tempo erratico e cocciuto. L’entrata in scena di una forza, il M5S, che programmaticamente si contrappone alla forma del sistema di rappresentanza parlamentare. Personaggi che hanno alle spalle una lunga storia politica e che accettano di essere candidati in base a sondaggi tra frequentatori di un web, non si sa quanti né come selezionati. E si potrebbe continuare, con lo sfarinamento di chi avrebbe dovuto rappresentare una soluzione nuove, e l’arroccarsi della destra. Questo mentre il Paese è nella situazione che conosciamo. Mai come adesso c’è stato da temere il peggio.

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Pubblicato In: Giornali, Huffington Post
→  aprile 16, 2013


Al direttore

A coloro che, incuranti del fatto che i calambour sui cognomi non sono eleganti, usano il titolo del già famoso romanzo di Jerome K. Jerome per almanaccare sulle nomenclature pd, suggerisco di non dimenticarne un pezzo: per non parlar del cane. Parentesi e punti esclamativi compresi.


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  aprile 15, 2013


Molti di coloro che hanno votato M5S avevano in passato votato PD. Constatazione ovvia, da qualche parte i voti persi dal PD devono pure essere andati. Ma che rivela una visione strabica dei flussi elettorali, perché conta solo quelli in uscita e non quelli in entrata. Dimentica cioè gli elettori che o non avrebbero votato, o avrebbero altrimenti votato, e che invece hanno scelto il PD ritenendolo lo strumento più affidabile per battere il grillismo.

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Pubblicato In: Giornali, Huffington Post
→  aprile 13, 2013


In occasione del convegno Piccola Industria, Torino, 12-13 aprile 2013

Non c’è stato intervento, ieri a Torino, in cui non venisse toccato il tema dei debiti pregressi della pubblica amministrazione. Quei 40 miliardi di debiti commerciali che ora Bruxelles ha sbloccato, per le imprese che sono riuscite a sopravvivere alla crisi che riduce volumi e margini, mentre le banche razionano il credito, sono come l’acqua per chi muore di sete. E non c’è stato intervento in cui non si parlasse di politica europea: a cui la questione dei debiti pregressi è strettamente connesso. Italiano è il debitore, italiani i creditori, italiani i codici che ne regolano i reciproci rapporti: ma la decisione se pagare o no si prende a Bruxelles.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  aprile 10, 2013


Giustificare ciò che si è fatto di male è naturale, accusare l’avversario politico per ciò che non ha fatto di bene, pure. Strano è il contrario, vergognarsi delle cose buone proprie e non incalzare l’avversario per le occasioni perse: è quello che traspare da alcuni commenti in morte di Margaret Thatcher.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore