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→  maggio 5, 2013


Intervento al workshop
È l’arte bellezza…E tu non puoi farci niente
Villa Carpegna, 19-20 aprile 2013
Roma, Piazza di Villa Carpegna snc


Il valore economico all’opera d’arte è sempre stato riconosciuto: ma è diverso se l’opera è portata in dote da una regina o acquistata in un’asta da un oligarca. Diverso il prezzo che Tiziano esigeva da Carlo V e quello che Gagosian chiede per un Jeff Koons, diverso qualitativamente: per Carlo V l’opera d’arte aveva un valore inestimabile, mentre la richiesta di Marlborough o la stima di Sotheby esprimono una valutazione.

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Pubblicato In: Convegni, Varie
→  maggio 3, 2013


«Lavoro per tutti».
A leggere il titolo sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung si strabuzzano gli occhi. Invece è proprio così: la Germania è sulla buona strada per raggiungere la piena occupazione, per la seconda volta in mezzo secolo, la prima essendo quella del miracolo economico di Ludwig Erhard.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  maggio 3, 2013


Al direttore

Stefano Di Michele scrive un magistrale epicedio per un partito che ha creduto “nel mito della società civile”. Vorrei aggiungere solo due righe per quanti, della società civile, hanno creduto che il partito, mito mai, ma almeno soluzione potesse esserlo.


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  aprile 30, 2013


Quanto dura il Governo Letta? Quanto dura, non quanto durerà. Il discorso sulla fiducia parla del futuro, ma serve anche a capire il presente, a giudicare la coerenza tra quello che Letta promette e il tempo che Letta si prende per farlo.

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Pubblicato In: Giornali, Huffington Post
→  aprile 30, 2013

Intervento di Franco Debenedetti,, autore de “Il peccato del professor Monti” (Marsilio), durante la puntata “Rimbocchiamoci le maniche”, di “Roma InConTra-Ara Pacis” il nuovo format tv di Enrico Cisnetto.


Pubblicato In: Audio/Video
→  aprile 27, 2013


Caro Direttore,

Non è bastata la soddisfazione per l’incarico affidato ad un proprio esponente di punta a fare rientrare i contrasti all’interno del PD; essi restano un ostacolo sul cammino di Enrico Letta, e quindi sulla possibilità di trarre qualche risultato positivo da questa legislatura. All’origine di tutto ciò sta la mancanza nel PD di una forte identità condivisa. Un fatto conclamato, dopo le oscillazioni del Bersani “esploratore”, dopo i voti per Rodotà di Fabrizio Barca +7, le dichiarazioni di Rosy Bindi, le variazioni “alla turca”, dopo i distinguo, le riserve, i paletti che si sono manifestati in direzione.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali