da Peccati Capitali
I tedeschi che si sentono sicuri al volante sono quasi il doppio degli italiani. Sono anche quasi il doppio nel dare risposte esatte sul codice della strada, in particolare sulla velocità consentita. Tra gli italiani invece é quasi doppio il numero di chi vorrebbe multe più severe. Il Corriere, che pubblica i risultati di questo ampio sondaggio, riporta anche i dati relativi a inglesi, spagnoli, francesi: sembra proprio che nordici e mediterranei formino due gruppi diversi tra loro anche in ciò che pensano e provano quando sono al volante.
Eppure c’é qualcosa di strano: perché mai il semplice conoscere le norme dovrebbe far sentire più sicuri? Perché chi non conosce il codice desidera impararlo a suon di multe? Azzardo una spiegazione, per così dire, kantiana. Se io conosco le norme, penso che anche gli altri le conoscano; se sento la norma morale dentro di me, la seguo, senza bisogno di inasprire le norme; e quindi quando mi metto al volante mi sento sicuro. E’ però possibile un’altra spiegazione, psicologico – moralistica. L’osservare la norma rende sicuri di essere nel giusto: e quindi tranquilli anche nella guida. Invece chi pecca, anzi pecca due volte, perché non ha studiato le norme e perché non le osserva, sente il rimorso, é insicuro: solo la penitenza comminata dalla Polstrada gli restituisce la coscienza tranquilla. In Germania, su molte autostrade non ci sono limiti di velocità. Ma il tedesco resta sicuro: sa che gli incidenti sono dovuti non alla velocità assoluta, ma quella relativa tra veicoli, e quindi al non rispetto dei limiti indicati. Il Ministro Lunardi, che voleva aumentare i limiti sulle autostrade, è nato nel Paese sbagliato.
marzo 25, 2009