Onorificenza arancione

novembre 25, 2006


Pubblicato In: Giornali, Il Riformista

il_riformista
Devo all’ex Ministro Pietro Lunardi l’unica onorificenza ricevuta in 12 anni di onorata militanza nel centrosinistra, la “fascia rossa” dell’Unità tutta dedicata a me. Fu – la data è scolpita nella memoria – il 2 agosto 2001: in un pezzo, per giunta su Panorama, avevo scritto che Lunardi mi sembrava personificasse il conflitto di interessi in sé, il conflitto allo stato puro, la sua platonica idea.

Perché Silvio Berlusconi i suoi voti se li era presi (stop! siamo nel 2001, non nel 2006): invece fare Ministro delle Infrastrutture uno che ha un’azienda di progettazione di gallerie, non può essere un caso della storia, è il prodotto di una volontà.
Da ieri ho un secondo motivo per nutrire riconoscenza. Leggo che Pietro Lunardi, per cacciare un Presidente dell’Anas non gradito, non bastando la lauta buonuscita, l’aveva arrotondata con un premio legato a un patto di non concorrenza. E scrivo un pezzetto: che il responsabile dell’Anas, cioè del monopolio delle strade statali, tema la concorrenza, mi sembra possa solo essere dovuto a un timore – irrazionale perché assoluto – della concorrenza, vista come un male di per sé, da esorcizzare fin dal suo più remoto e improbabile apparire. Ebbene il Riformista mi ha voluto comunicare che ero entrato a far parte della redazione del giornale con sobria eleganza, pubblicandolo senza la mia firma. Ma io, due più due quattro, ho deciso di farmi licenziare: non che speri in tanta munificenza, ma, come si dice “ il n’y a pas de petits bénéfices”. I re merovingi avevano solo il potere di fare cavalieri e di battere moneta. Io, grazie a Lunardi, ho già ricevuto l’onorificenza della striscia rossa, ora riceverò la liquidazione dal Riformista.
Grazie, Sire.

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