La frase del Cavaliere? Calcolata
La prima reazione dei fedelissimi del Cavaliere dopo l’incidente Schulz è stata di difesa; solo a giorni di distanza, sono passati all’attacco. Quello che sorprende è che tutti i commentatori, amanti fedeli o oppositori arrabbiati, abbiano valutato l’episodio in sé, e non con il criterio del costo-opportunità, per dirla con gli economisti.
Nessuno cioè che abbia messo a confronto quanto è accaduto con quanto sarebbe potuto accadere, la risposta di Berlusconi con altre che avrebbe potuto dare. Per esempio, cosa sarebbe successo se il premier avesse risposto, come un piemontese serioso: “Il Presidente pro tempore del Consiglio europeo non risponde alle provocazioni rivolte al capo del governo italiano. Questi risponderà direttamente ai mandanti italiani a cui lei ha dato voce”. Ma immaginiamo con quali frasi celebri poteva passare alla storia, con quali fulminanti rasoiate poteva ridicolizzare il povero Schulz: roba da orgasmo!
E non si dica che con “esprit de l’escalier” sono tutti brillanti: quella domanda era prevedibile, anzi era stata prevista. L’ha ammesso lo stesso Berlusconi, dando alla sinistra italiana la colpa di avere armato il microfono del povero Schulz. Se la nostra non proprio organizzatissima opposizione ha saputo pianificare l’attacco, i consiglieri del campione mondiale di comunicazione politica avevano sicuramente predisposto la difesa. Da una settimana non si parlava d’altro in tutta Europa, impensabile che gli sparring partner del premier non l’avessero preparato a domande cattive, a “quella” domanda cattiva. Se Berlusconi non ha licenziato nessuno, vuol dire che lo staff ha funzionato a dovere.
C’è una sola spiegazione: Berlusconi quella frase ha voluto pronunciarla. Altro che stanchezza, tensione, sorpresa, altro che gaffe! A differenza dei suoi esegeti, lui il suo calcolo del costo-opportunità l’ha fatto, ha scelto la strategia che sa che gli porta più consensi nel suo elettorato. Il TG1 che ha cercato di minimizzare? Imperdonabile! Gli amanti fedeli cercano giustificazioni, ritorcono le accuse contro chi ha organizzato l’imboscata? Quando il gallo non aveva ancora cantato, non avevano compreso il loro capo, la gaffe sono loro che l’han fatta.
Tant’è che tra vecchi serial cinematografici, filologia del “bedauern”, Cox e Schroeder, telefonate e cene, ancora domenica era il tema degli editoriali di tutti i principali giornali: e, martedì, anche di Partita doppia, nel suo piccolo. Con la frasetta “politically correct”, tutto quel bendidio andava a sfruculiare sulla verifica.
luglio 11, 2003