‘Ci sono dei politici che hanno appoggiato questi avventurieri della finanza?’, questa ‘la vera questione’ secondo Francesco Saverio Borrelli.
Per dimostrare la sua tesi, tuttavia, bisogna assumere per ‘vere’ altre proposizioni:
1 – Che fatti di cui si parla facciano parte di un’unica ‘avventura’. E, invece, noi sappiamo che, a partire da due Opa lanciate quasi simultaneamente da due soggetti stranieri che sarebbe ardito immaginare correlati tra loro , si sono sviluppate due operazioni di contrasto ad opera di soggetti diversi e con caratteristiche diverse, (più un’operazione sul titolo Rcs, a sua volta di caratteristiche affatto diverse).
2 – Che le tre vicende abbiano tutte, singolarmente carattere avventuristico.
3 – Che i collegamenti tra le tre vicende non solo ci siano stati, ma fossero noti ai ‘politici appoggianti’ (mentre è evidente che nel caso di D’Alema, Fassino, Latorre, il loro ‘appoggio’ avrebbe riguardato solo l’operazione Unipol-Bnl).
4 – Che questi ‘politici appoggianti’ avessero elementi per giudicare ‘avventurosa’ un’operazione l’Opa di Unipol su Bnl che aveva avuto fino a quel momento pareri positivi da tutte le numerose autorità preposte.
‘Se qualcuno indica la luna, il metodo per distrarre l’opinione pubblica è quello di focalizzare l’attenzione sul dito’. Già che stiamo parlando di ‘vere questioni’, ce ne è piuttosto un’altra a cui varrebbe la pena incominciare a interessarsi: chi ha impedito a Unipol di acquistare Bnl, e perché? Forse, a ben vedere, è proprio questa la ‘luna’.
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luglio 29, 2007