Lettera al Foglio

febbraio 24, 2000


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio


Al Direttore.

Giovanni Sartori (Corriere della Sera del 2 febbraio) ripropone di scioglie­re il conflitto di interesse con questo sillogismo. 1. La lottizzazione della Rai è più efficace quan­do ad attuarla è una coalizione poco conflit­tuale al suo interno. 2. Quindi se Berlusconi vince le elezioni, il Polo controllerà il cento per cento del sistema televisivo, mentre la sinistra o scende a zero o risale al massimo al cinquan­ta per cento. 3. Per evitare ciò si deve applicare a Berlusconi la legge del 1957 sulla incompatibilità parlamentare per chi è titolare di conces­sioni statali.

Dunque il professor Sartori accet­ta senza batter ciglio un illecito – che chiunque sia al governo si impadronisca della Rai e fac­cia uso politico persino del festival di Sanremo – e vuole solo evitarne le conseguenze; quindi propone un provvedimento forse illegittimo (e sicuramente controproducente, posto che ille­gittimo lo considera il cinquanta per cento de­gli elettori). Non gli viene in mente di chiedere che lo Stato, prima di imporre a un cittadino una limitazione dei suoi diritti costituzionali, ponga fine al reiterarsi dell’illecito di cui è por­tatore, e quindi, se la lottizzazione è l’inevitabi­le conseguenza della proprietà pubblica, di esi­gere che prima si venda la Rai. Irrealistico, ribatterebbe Sartori. Certo, ma egli sa bene che è irrealistico per volontà proprio di quelle forze politiche che più fortemente reclamano l’arino dell’incompatibilità: pura coincidenza o con­flitto di interessi?

La risposta di Giuliano Ferrara
Grazie per aver preso sul serio Giovanni Sartori, che fa di tutto per non meritarlo (con sommo dispiacere di chi lo apprezza e si diverte a leggerlo).

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