Al Direttore.
Ho letto con dispiacere che il Foglio non condivide l’obiezione americana a Deutsche Telekom in quanto pubblica. Chi critica il veto del Senato degli Stati Uniti contro DT dovrebbe rispondere alla domanda: perché, se non all’occorrenza per perseguire scopi politici, il governo tedesco continua a mantenerne il controllo? Esercitando questo diritto sarebbe un padrone cattivo, spogliandosene sarebbe un cattivo padrone. E mantenendolo, anche come semplice possibilità, altera il gioco della concorrenza.
Le norme comunitarie non consentono discriminazioni tra proprietà pubblica e privata; quanto alla nostra Costituzione, solo i trattati europei ne hanno ridotto il pregiudizio a favore del pubblico. Restano i senatori Usa a ricordare che la presenza dell’inviato di un governo nel cda di una grande impresa in un mercato concorrenziale è un’anomalia. Dovremmo essergliene grati.
luglio 26, 2000