Al direttore.
Chi assicura la sicurezza? E’ contraddittorio chiudere una discussione sulla sicurezza per ragioni di sicurezza. Dicendo che, per la nostra sicurezza, deve essere assicurato il controllo nazionale della rete telefonica, senza spiegare dettagliatamente perché, si propagano notizie che, se non sono false e tendenziose, ledono la sicurezza pubblica. Da quali pericoli dobbiamo proteggere la nostra rete? Le intercettazioni ci sono dall’epoca di Stay Behind, con Prisma siamo alla perfezione. Quanto al sabotaggio, credo che esista da qualche parte una legge che lo vieta, e il governo dispone dell’esercito.
Quanto al buono stato di funzionamento, c’è un regolamento che lo richiede, un’autorità che controlla, una magistratura che sequestra.
Il servizio universale obbliga a collegare sperduti paesini, prevederà pure qualcosa per stazioni di carabinieri e caserme dell’esercito. Un colpo di stato? Via, con Twitter lo sapremmo prima.
Con Franco Bernabè ci credevamo sicuri, è di Vipiteno: fosse di Sterzing lo saremmo di meno? Se Alierta fosse discendente di Allerta, vedetta lombarda, cadrebbero i sospetti? Nella Cdp, di Franco Bassanini e di Giovanni Gorno Tempini ci fidiamo a occhi chiusi: ma un giorno avranno successori, ciascuno dovrà avere i quattro nonni italiani? Se si tratta di moral suasion, è più facile fare la voce grossa con uno straniero o con un italiano, magari con buone conoscenze? Direttore, mi dia la sicurezza che ci prendono per i fondelli.
La risposta di Giuliano Ferrara
Forse un azionista non italiano eviterebbe di spiarci, se non altro per disinteresse.
ottobre 8, 2013