Più che democrazia, ne sembra una parodia il metodo con cui nel M5S si sono selezionate le persone da mandare in Parlamento. La democrazia diretta, con cui il movimento vorrebbe sostituire quella rappresentativa, funziona con soddisfazione generale nei Paesi dell’Appenzell,(che però, a poca distanza, hanno le banche e gli gnomi di Zurigo). Ma come potrebbe funzionare quando venisse pantografata sul governo dell’ottava economia mondiale? ”
Le discussioni lunghissime appagano, ma non decidono”, ha notato Michele Smargiassi su Repubblica; ci si esalta quando c’è “l’entusiasmo dei fedeli a fare da contraerea implacabile alle obiezioni sgradite”, ma non si va distante. Il movimento di Grillo si è costruito programmaticamente assemblando tanti no, sicché al self service di M5S ciascuno trova un “prodotto” attraente: ma dato che è impossibile gestire la complessità sminuzzandola in singoli provvedimenti a cui dire sì o no, il movimento dovrà inevitabilmente evolvere. È illusione pensare che Grillo “possa cambiare davvero il Paese” ha scritto Luigi Zingales sul Sole 24 Ore. Il candido spontaneismo dei meetup lo perderà comunque: resterà, ed entrerà in circolo, il residuo secco di giacobinismo giustizialista, e di radicalismo antidemocratico.
I difetti tecnici del Porcellum, capace di produrre risultati che non garantiscono né governabilità né stabilità, sono ben noti. Ma ci sono anche difetti di democrazia nella legge, ragion per cui condotta antidemocratica dovrebbe dirsi anche quella dei governi e dei partiti che non hanno voluto modificarla, sordi alle ripetute pressanti sollecitazioni del capo dello Stato. La legge antidemocratica ha già democraticamente punito sia la destra che la sinistra che, per calcoli oltretutto rivelatisi sbagliati, non hanno voluto cambiarla; ciononostante Pierluigi Bersani non ha esitazioni a esigere che, se non ottiene la fiducia, si ritorni a votare con questa legge, quella che proprio il suo partito ha assimilato alla fascistissima legge Acerbo: evidentemente meglio fascista che inciucista.
Per la selezione a livello collegio, il metodo migliore è quello del maggioritario a doppio turno. Per la scelta del premier, il Pd è stato il primo ad avere usato le primarie, chiedendo anzi che venissero normate ed imposte per legge (chi nasce costruttivista perde il pelo, con quel che segue). Ma le primarie, pensate per essere meccanismi di apertura democratica, hanno sempre il rischio di diventare strumenti di conferma delle leadership esistenti e delle loro scelte. Se scommettete su quale ragazza vincerà il concorso di bellezza, ammoniva John Maynard Keynes, non puntate su quella che vi piace di più, ma su quella che ritenete piacerà di più agli esaminatori. Alle primarie, ancor più che alle elezioni “vere”, partecipa chi vuole manifestare la propria identità politica, quindi prevalgono i più osservanti tra i già devoti. Per compensare questo inconveniente è necessario fare delle primarie aperte, che siano anche un’occasione di fare del proselitismo, senza paura (strumentale?) di contaminazioni: chi difende l’assenza di vincolo di mandato per gli eletti, dovrebbe difendere anche il diritto di cambiare idea per gli elettori. Più si mettono ostacoli burocratici alla partecipazione, più si pretendono esami del sangue e professioni di fede, più l’insieme di chi partecipa alle primarie non è un campione significativo di chi ha diritto di partecipare alle elezioni; più è probabile che chi potrebbe raccogliere il maggior numero di consensi nell’elettorato sia non quello che vince, ma quello che perde le primarie.
Molti guardano a Matteo Renzi come alla soluzione della crisi politica in cui ci troviamo. Ma egli non vuole essere cooptato dall’attuale dirigenza, e quindi esige che una sua eventuale candidatura emerga da primarie. Oltre che il risultato, importa anche il metodo: Renzi dovrebbe esigere che lo strumento delle primarie, diversamente da come si è fatto finora, sia congegnato per attirare e non per escludere, per fare emergere il nuovo e non per confermare il vecchio. Meglio di improbabili conversioni, meglio di inconcludenti convulsioni, l’esempio potrebbe rimettere in moto anche in altre parti dello schieramento politico il meccanismo, oggi inceppato, di selezione delle élite.
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sara finzi
11 annoe fa
caro Franco
per ora il disordine è pacifico ed ha prodotto solo un’organizzazione della base con grillo. Ma i disordini in questo paese sono prossimi. Il metodo con cui sceglie il pd i suoi dirigenti anche i giovani è un metodo vergognoso!Io sono stata membro di un consiglio di fabbrica di una Multinazionale, ho pagato solo i loro putridi errori.
Ed ora dovrei eleggere chi i rosati? la mia amica con la terza media che eleggete per pagargli una pensione doppia perchè era sindacalista della camera delle ingiustizie!? 1992 l’errore fu lì!Fondazione del partito democratico senza un congresso dal basso! ma dove si è mai visto!? Elezioni primarie bulgare dove c’era candidato solo veltroni! Prodi e etc!? Ma quale giovani dovrebbe intrupparsi lì dentro!? tra i cornelli i martina, etc. che non esprimono nulla nessun contenuto, e si continua a rimandare la verità!? la verità sta che berlusconi è emerso solo perchè non avevate nessun gruppo dirigente rinnovato, perchè non avete nulla da dire a nessuno! Perchè la linea sindacale è sbagliata ed era sbagliata già allora.Un putridume che da 20 anni pensa solo alle proprie poltrone.sono stata in tutte le case, in quella di letta, in quella di bersani, in quella di prodi, ma quello che ho visto era qualcosa di iverecondo!? e noi mandiamo ancora il conferati in europa!? Il d’alema che non sa neppure oltre ad essere antisemita, cosa sia un lavoro? Ecco avete ucciso i nostri figli aspettando di metterci i vostri arricchiti in modo indegno esattamente come berlusconi!tutto questo grida vendetta, ho molto molto livore, un miglio sempre primo a scuola senza che avessi mai il tempo di andare a leccare i professori, ed a 33 anni disoccupato ricercatore con borsa!i migliori li avete uccisi sterco di sinistra. Dillo anche a quel cialtrone di Fiano!
Abbiamo ancora da chiudere l’Aler fabbrica di raccomandati della politica! e dei vecchi comunisti e socialisti! Mandiamo una persona come Mirabelli in parlamento che è un mediocre in tutto e per tutto!Ma se vi si dece qualcosa ed io ne ho dette molte non serve a nulla la macchina deve essere diretta da chi ha portato solo macerie ed oggi vuole conquistare la borghesia arricchita produttiva ed introdurre gli immigrati (non ho nulla contro gli stranieri) per gridare ancora avanti o popolo alla riscossa….e basta! ma poichè i nostri figli che trattano benissimo gli stranieri non ci stanno lo al vostro sporco ius soli! cacciando i nostri figli fuori dal paese. Io vi voglio ammazzare ecco cosa voglio ammazzarvi. Ma se lo dici sei una pazza ed una violenta,le proposte non servono a nulla ma proprio a nulla. Cacciade anche dalle Università u baroni che non si piegano su nessuno! fuori dalle bella sto sterco raccomandato anche il nostro!? comunque io la mia pensione la voglio e pure rivalutata, rinunciate alle vostre l’ho pagata davvero non come le beby che davano i democristiani, non come quelle che dava la cgil!? siamo ancora qui a discutere se i sindacalisti devo pagare i contributi!? certo che li devono pagare sono ricchi sfondati e si beccano pure i soldi dell’inps! la perequazione con i miei soldi 1400 euro al pese e 38 anni di contributi versati interamente…se volete potete anche liquidarmeli e mi toglo dall’inps non ho intezione di darli ai beby pensionati e neppure ai parlamentari!? e neppure ai dirigenti! devo ancora mantenere mio figlio! avete reso la società una maceria spaventosa pd meno elle! siete la prima repubblica cupida e corrotta esattamente come i delinquenti di berlusconi. Le riforme non le farete perchè non siete più in grado di pensare.Non buon senso è morto.Guarda che per darvi un puntello ho votato Monti non grillo. Ma dopo passero direttamente a Maroni ed al nord il glocale!? e cosa devo ancora farmi rubuare, perchè devo assassinare mio figlio per i vostri sterco politico? nazisti rossi e non sono populista!
sara finzi