Lettera al direttore
Potrebbe darsi che un canadese esperto in certificazioni, messo a capo di un’azienda italiana pochi anni prima semifallita, e fortunosamente sottratta alle banche spedite a soccorrerla, riesca a rimettere in sesto un’azienda americana, fallita per il più grande disastro finanziario degli ultimi 80 anni; e che i sindacati americani che ora la controllano, gli stessi che anni fa misero in ginocchio le loro aziende attaccate dai giapponesi, salvino quel pò che resta della possibilità di fabbricare beni in Italia, inducendo ad abbattere il tabù del contratto nazionale inderogabile, attuando così la più importante riforma sotto un governo che, di quelle che aveva promesso, non è riuscito a portarne in porto quasi nessuna. E poi si dice il capitalismo: se solo lo si lasciasse fare.
dicembre 16, 2010