“La disoccupazione giovanile è una brutta cosa, ma non così brutta come ce la raccontano” : il titolo dell’articolo di Steven Hill sul Financial Times di lunedì è esplicito. Dipende dalla definizione statistica, che non conteggia gli studenti, e quindi riduce il denominatore della frazione.
Se i disoccupati vengono rapportati a tutti i giovani (sotto i 24 anni), il rapporto è espresso da un numero molto più piccolo: per la Spagna 19% invece di 48,9%, per l’Italia 8% invece di 30,5%. Entrambi i dati vengono pubblicati da Eurostat: è già singolare che ad essere diffuso sia quello più “grave”. Ancora più singolare che, se non mi sbaglio, nessun giornale italiano del martedì abbia ripreso questa informazione. Che si abbia paura di non avere abbastanza paura?
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by Steven Hill – Financial Times, June 24, 2012
giugno 27, 2012