Caro Direttore,
“Lo stato liberale secolarizzato vive di principi che non può garantire”. La Frankfurter Allgemeine cita il famoso filosofo del diritto, già membro della Corte di Karlsruhe, Ernst-Wolfgang Böckendförd per commentare la sentenza di Colonia sulla circoncisione: non può garantirli nel senso che non ne ha la possibilità, ma anche nel senso che può volere non garantirli, oppure che non le è consentito garantire. La protezione fisica che la Costituzione garantisce come suo diritto riguarda diritti che derivano da tradizioni religiose, ma che ledono diritti per garantire i quali è nato lo stato moderno, libero dai principi degli stati fondati sul diritto divino.
In Europa sono proibite e perseguite pratiche religiose quali l’infibulazione, e non credo che verrebbe tollerato deformare i piedi delle bambine in nome di canoni estetici. Il bambino circonciso potrebbe, da grande, disconoscere la fede religiosa dei genitori e chieder conto allo stato di non avergli assicurato la protezione fisica che la costituzione gli assicura come suo diritto.
Probabilmente per contrapposizioni di questo genere si deve ricorrere a compromessi: ad esempio spostare l’età della circoncisione rituale a un’età in cui il ragazzo possa esprimere la sua opinione. Oppure considerare quell’atto proibito ma non punibile.
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