→ febbraio 21, 1994
intervista di Massimo Gagliardi
Franco Debenedetti. 61 anni, non è più presidente della Sasib. Si è dimesso per scendere in politica. È il candidato di Alleanza democratica nelle file dei progressisti a Torino. Mantiene la carica di consigliere di amministrazione in Cofide, Cir, Sogefi e anche in Sasib.
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→ febbraio 12, 1994
Cosa chiede Franco Debenedetti, presidente della Fondazione Olivetti, a un Governo e a uno Stato progressista? «Che non intervenga direttamente in economia come produttore di beni e come unico erogatore di servizi. Chiediamo soprattutto un quadro chiaro di regole che inseriscano dovunque nel mercato elementi di concorrenzialità. Ma il Governo dovrebbe anche e soprattutto svolgere un ruolo di stimolo che consiste nell’individuazione dei veri orizzonti strategici per le imprese. E dovrebbe anche intervenire per evitare la spaccatura tra posti di lavoro ben protetti, che finiscono inevitabilmente per introdurre elementi di distorsione nella concorrenza, e occupazioni più incerte».
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→ febbraio 1, 1994
Sembra diffondersi la richiesta (e l’offerta) agli imprenditori di assumere responsabilità politiche dirette; l’opinione che le loro esperienze e capacità possano contribuire alla soluzione dei nostri problemi, non solo direttamente, nella condotta delle loro imprese, ma anche indirettamente, applicandole alla gestione della cosa pubblica. Berlusconi viene accreditato di capacità politiche in quanto ritenuto imprenditore di successo, e c’è da credere che siano le indagini demoscopiche a suggerirgli di reclutare tra gli imprenditori i candidati del suo partito. La costituzione di un gruppo di imprenditori in Alleanza Democratica non ha solo lo scopo di fornire la garanzia che il polo progressista è impegnato su un programma di politica economica rispettoso delle esigenze delle imprese. E l’invito ad un maggiore impegno in politica è stato rivolto recentemente agli imprenditori dallo stesso Presidente Scalfaro.
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→ gennaio 1, 1994
Come reagiranno i mercati finanziari? ci si è chiesto con preoccupazione, noti che furono gli exitpoll delle ultime elezioni. Pochi giorni prima si era nuovamente agitato il sospetto di manovre della “speculazione internazionale”.
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→ dicembre 1, 1993
A volte a far notizia non sono i fatti, ma i commenti sui fatti: è quanto è successo per l’esperimento di scissione di un embrione umano che, lanciato dal “New York Times” come donazione, scatenò indignazione di scienziati, anatemi di moralisti, catastrofismo di sociologi, diede l’occasione ai politici di stracciarsi le vesti e di avvolgersi nella bandiera:
alternativamente. Prima sui quotidiani, per più giorni a doppie pagine, poi sui settimanali, addirittura le copertine di “Time”, “Newsweek”, “Spiegel” e chissà quanti altri: adesso sarà diventato parte di quel sedimento di giudizi e pregiudizi di che è fatta l’opinione pubblica.
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→ novembre 1, 1993
«La stangata: come i governi comprano i voti con i soldi dei consumatori». E il titolo non di un articolo di un giornale dell’opposizione estrema, ma di un documento ufficiale firmato da Peter Sutherland, segretario generale del Gatt, e diffuso alla fine di agosto.
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