→ gennaio 19, 2001
Accanto alla memoria «politica» di Bettino Craxi — lo statista dell’anticomunismo, dell’abolizione della scala mobile, di Sigonella, il Presidente del Consiglio ammirato da Bruno Visentini, che fu mi-nistro nei suoi Governi, e si sa quanto il Professore fosse parco nel dispensare la sua ammirazione — c’è in me una memoria personale, legata alla vicenda SME, che io vissi dalla parte opposta, essendo all’epoca vicepresidente della Cir.
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→ maggio 1, 2000
La vicenda della concessione delle bande di spettro per I’UMTS può essere considerata da più punti di vista: di diritto amministrativo, finanziario, di politica industriale. Ma, da qualunque punto di vista lo si esamini, appare chiaro che il processo di assegnazione individuato dal Ministero e Autorità non può concludersi senza un profondo riesame dell’intera situazione che si é venuta a creare. Ormai tutti sanno che in Inghilterra l’asta per assegnare 5 licenze ha già raccolto adesioni per un valore di circa 70.000 miliardi di lire e ha visto la partecipazione di 13 operatori da tutto il mondo, di cui 6 ancora in gara.
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→ gennaio 21, 2000
Tre anni fa i referendum non erano neppure all’orizzonte: non è quindi ai referendum che pensavo quando scrissi e presentai il progetto di legge sulla disciplina dei licenziamenti. Ed è indipendentemente dall’incombere dei referendum che vorrei, dopo tre anni, rileggerlo.
Che cosa dice in sintesi? In caso di licenziamento per motivo economico, prevede che il lavoratore possa scegliere fra il godimento immediato di un congruo indennizzo ( sei mesi di retribuzione più un mese per ogni anno di anzianità) oppure la permanenza sul posto di lavoro per un periodo corrispondente, oppure, sempre a sua scelta, per un periodo minore con monetizzazione della parte restante.
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→ settembre 9, 1999
Forse perché era la mia prima, ma io ricordo bene la campagna elettorale del 1994: noi, i Progressisti della «gioiosa macchina da guerra», ad accusare Berlusconi di essere «sceso in campo» per difendere le sue aziende, e ad alzare il tiro contro il pericolo del Grande Fratello che corrompe e coarta la volontà degli elettori; e Bossi .i garantire che, al primo accenno di scorrettezze da parte del suo alleato», gli avrebbe ficcato dove si meritava «una bella legge antitrust». A leggere quello di cui si sta discutendo in queste settimane, sembra che sei anni siano passati invano.
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→ agosto 5, 1999
Diabolici, quelli di liberal. Ci siamo cascati tutti e due: io che ho scritto la letterina a Giulio Anselmi, nuovo direttore dell’Espresso; e Giampaolo Pansa che mi ha risposto con una violenta polemica sul sito Internet del settimanale. La trappola è scattata e liberal ha così potuto raccogliere le reazioni autentiche del numero due del settimanale di Via Po.
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→ luglio 15, 1999
L’Economist quasi sempre, liberal qualche volta, gli altri quasi mai. Questa la mia personale consuetudine di lettura dei settimanali. E dunque quanto segue è influenzato da questa premessa: che del resto i direttori dei settimanali conoscono bene, visto che si tratta di uno strumento editoriale che più di tutti gli altri ha pagato un duro prezzo all’affermarsi della televisione, privo com’è rimasto della capacità sia di produrre notizie – vista la contrazione frenetica dei tempi avvenuta negli ultimi anni – che di aspirare approfondimenti esclusivi, prima che sia schermo a farlo.
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