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→  agosto 5, 2005

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Mio fratello nella scalata al Corriere? Fantasie

Non c’è pace per l’Unione. Quando tutto sembrava procedere a gonfie vele ci ha pensato Arturo Parisi a lanciare la bomba. Rcs, Unipol, Berlusconi-De Benedetti, Rai. Parisi non ha risparmiato nessuno ma, soprattutto, non ha risparmiato i Ds tanto da far arrabbiare anche una persona calma come Franco Debenedetti, senatore Ds e fratello di Carlo.

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→  luglio 24, 2005


Perché si firmano appelli sui giornali? Me lo chiedevo leggendo che quello lanciato dagli economisti italiani sul Sole 24 Ore, per una politica di riequilibrio dei conti pubblici, è stato sottoscritto già da 143 accademici. Uno dei primi atti della mia vita politica, nel 1995, fu proprio scrivere l’appello a favore del progetto della prima riforma Berlusconi sulle pensioni, e riuscire ad avere le firme di Franco Modiglioni, di Sylos Labini, di Mario Baldassarri, e di Romano Prodi.

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→  luglio 20, 2005

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Le scalate sono positive per il mercato solo con regole precise. Ok alle coop nella finanza

Senatore Franco Debenedetti, le Opa su Bnl e Antonveneta hanno mostrato la debolezza del sistema?
«La contendibilità e la mobilità del controllo proprietario sono uno strumento di efficienza. Anche i raider, in questo senso, svolgono una funzione positiva, naturalmente in un quadro preciso di regole. Rimangono interrogativi su ritardi e opacità nelle varie fasi del processo».

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→  giugno 24, 2005

Cari amici,

Primarie a ottobre; assemblea programmatica a dicembre; blindatura del candidato prima e del premier poi; schema “1+9″ cioè Prodi più i nove segretari dei partiti, ciascuno col suo diritto di veto: quanto hanno concordato i leader dell’Unione solo apparentemente definisce le regole di governance della coalizione; in effetti ne determina in modo preciso l’identità politica.

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→  giugno 19, 2005


La Quercia teme una performance di Bertinotti. Mastella: questo voto serve solo a Fausto

«Le primarie ci dovranno essere e dovranno essere aperte a tutti i nostri elettori». Lo ribadisce con forza il Professore nella lettera che ieri ha inviato all’esecutivo dell’Italia dei valori. Lui vuole «primarie vere», vuole il crisma dell’investitura popolare. O così, o niente. Candidato premier del centrosinistra sì, ma alle sue condizioni, che Romano Prodi mette nero su bianco: «La soluzione non può essere che quella delle primarie», parola che ritorna più di frequente nella missiva indirizzata ieri al partito di Antonio di Pietro.

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→  giugno 13, 2005

La polemica

Se avessi avuto dubbi che Sandro Bondi é molto impegnato, il suo articolo di ieri (Ma è pronta la sinistra italiana a scegliere una Ue modello Blair? ) me li avrebbe levati. Infatti si vede che ha letto affrettatamente sia la mia intervista (sul Corriere della Sera dell’8 giugno), a cui risponde, sia quella di Giddens (su La Repubblica dell’8 giugno), che ampiamente cita. E soprattutto che non ha trovato il tempo di modificare il suo articolo alla notizia della scomparsa di Napoleone Colajanni: almeno in questi momenti, una grande persona e un uomo coraggioso, quale indubbiamente Colajanni è stato, merita un giudizio per quello che ha fatto nella sua vita, e Bondi, che è persona leale, non l’avrebbe usato a fini di una polemica contingente.

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