→ novembre 30, 2010
da Peccati Capitali
Qual è il bilancio della vostra ASL? In fondo è pagata con i vostri soldi, e sulla sanità si gioca la partita più importante del federalismo prossimo venturo. Ma avere la risposta è un’impresa perlopiù impossibile: molte ASL il bilancio neppure ce l’hanno, e quanto alle altre, i ricercatori dell’Istituto Bruno Leoni provano da mesi di ottenerle con alterne fortune. Né va meglio coi privati: Alessandro Penati scrive di averci messo un anno ad avere il bilancio di Air One.
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→ novembre 16, 2010
da Peccati Capitali
“Think before printing” è la scritta che compare su molte mail, condivisibile invito a risparmiare alberi. Ma quella di avere un pezzo di carta da leggere e magari da archiviare, è solo il residuato di altri tempi, un’abitudine destinata a soccombere di fronte alla comodità di scrivere, trasmettere, leggere, archiviare, ricercare documenti elettronici?
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→ novembre 2, 2010
da Peccati Capitali
Un conto è saperlo, un conto è vederlo. Che noi abbiamo un imponente debito pubblico, lo sanno tutti: ma vederlo aumentare con i propri occhi, secondo dopo secondo, fa impressione. Andate sul sito www.brunoleoni.it e…tenetevi forte: su un contatore digitale c’è un numero tanto lungo che si fa fatica a leggerlo, con le ultime cifre che si aggiornano in continuazione: 2.735 € al secondo, 164.112 al minuto, 10 milioni all’ora, 236 milioni al giorno. Inesorabile, inarrestabile.
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→ ottobre 19, 2010
da Peccati Capitali
La cantina, nuova risorsa dell’interior design. Non quella umida, dove le bottiglie venivano tenute ad invecchiare, ammassate per terra, ma quella da arredamento, come status symbol. Teche di vetro e legni pregiati, dove le preziose bottiglie sembrano galleggiare su esili supporti tecnologici che consentono di intravvedere etichetta ed annata, a formare pareti e divisori. La tecnologia consente di avere microclimi adatti per ogni tipo di vino. Con il multitasking che sovrappone le nostre attività, non esistono più i luoghi deputati in cui svolgerle, le enoteche possono arredare qualsiasi stanza, studio, salotto, perfino stanza da bagno: banalmente, anche la sala da pranzo. Nel reportage sul Wall Street Journal – e dove se no? – si racconta anche del sommeiler elettronico, che memorizza etichette, date, collocazione, ranking aggiornato su Wine Spectator.
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→ ottobre 5, 2010
da Peccati Capitali
Ha poco più di mezzo secolo il business del “turismo individuale di massa”. Fu Vladimir Ritz, un russo bianco ebreo scappato dai bolscevichi nel ’28 e dai nazisti nel ’39, e scomparso in agosto, a intuire che poteva esserci un mercato a offrire, a prezzi affrontabili da una classe di non ricchi, una vacanza che mettesse insieme il sole, la spiaggia e uno stile di vita più libero e disinibito: nel 1959, su aerei dismessi dall’Air Force, portò il primo gruppo di inglesi da Gatwick a Calvi, e li ospitò in tende per due settimane, con 1200 € di oggi. Un anno dopo nasceva il Club Mediterrané, e a seguire imitazioni e varianti.
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→ settembre 21, 2010
da Peccati Capitali
Wim Delvoye è belga, disegna e pratica tatuaggi sulla pelle di maiali vivi: dopo la macellazione ritaglia, inquadra e vende. Contestato dagli animalisti, non gli è servito invocare la libertà artistica, ma ha dovuto dimostrare che l’operazione non è espone l’animaletto né a dolore né a rischio sanitario.
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