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→  novembre 23, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

“Baci” come quelli della campagna pubblicitaria di Benetton io me li ricordo dal vero. A Mosca, quando la Russia era ancora Unione Sovietica: dopo la firma di una grossa commessa, cena di prammatica, cognac dall’aperitivo al dolce, e come suggello finale il bacio sulla bocca del viceministro dell’aeronautica: schivato di misura con virata acrobatica. Adesso, contro i cartelloni della Benetton, il Vaticano è insorto: immagini lesive della dignità del Papa e della Chiesa cattolica. La Casa Bianca ha stigmatizzato: uso dell’immagine del Presidente a fini commerciali. I maligni hanno banalizzato: tentativi per recuperare risultati non brillanti.

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→  novembre 8, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

L’usura è un delitto odioso: chi, in un momento di difficoltà, cade nelle spire degli strozzini, non ne esce più. Intervenga dunque lo Stato, punisca chi la esercita, aiuti chi ne soffre. La legge antiusura è una delle prime proposte del primo Berlusconi, nel 1994: prevede ben due fondi, uno di solidarietà per le vittime, uno per la prevenzione, poi li unifica, ci mette sopra un Comitato di solidarietà, istituisce nuclei di valutazione, sottoscrive protocolli di intesa. Nell’ultimo decennio i mutui erogati sono 175 milioni: ma il 40% deve essere revocato perché manca la prova dell’impiego, l’80% perché i recuperi sono marginali; sovente si constata “contiguità ambientale sociale ed economica tra usurato e usuraio”. Scatta la risposta “forte”: formazione, piano media, materiale pubblicitario, sito internet, numero verde.

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→  ottobre 26, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

E poi c’è quella della scatola di sardine che al mercato di Tel Aviv passa di mano in mano tra ebrei a prezzi sempre crescenti, finché la compera un arabo e la apre. “Ma sono marce!”, protesta. E l’altro: “Ma chi ti ha detto di aprire la scatola?” Vecchiotta e un po’ razzista: ma spiega quello che è capitato alla Dexia, la grande banca belga.

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→  ottobre 11, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Qualcuno, a Roma, ha fotografato autisti dell’ATAC mentre parlano col telefonino, e ha sporto denuncia: ma come, se lo faccio alla guida della mia 500 in autostrada perdo 5 punti, se lo fa chi conduce un autobus snodato con cento persone a bordo in mezzo al traffico, niente? Un finimondo: i sindacati – FILT Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fit trasporti – la chiamano persecuzione, “video, denunce, querele, aggressioni fisiche e verbali si susseguono ogni giorno”. Invocano la legge: l’art 173 commi 2 e 3 del codice della strada esonera dal divieto le forze armate, e l’art 138 comma 11 anche i conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico. E a loro volta denunciano gli “Zorro conterranei, i giustizieri” col videofonino.

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→  settembre 28, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Il supertamarro Mike “The situation” Sorrentino, celebre protagonista dello spettacolo MTV “Jersey Store”, si è visto offrire una somma di danaro da Abercombie & Fitch perché non indossi più i suoi indumenti griffati. Quella versione sbracata (letteralmente) della Dolce Vita, che ha come riferimenti la palestra, l’abbronzatura, la lavanderia (quest’ultima per l’esibizione della marca delle mutande), è parsa alla celebre marca di abbigliamento incompatibile con il mondo “aspirational” che essa intende creare e rappresentare.

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→  settembre 13, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Il “treno di Montezemolo” , come è chiamato l’NTV in attesa che il suo presidente decida se salire su quello della politica, dovrà adottare lo stesso contratto di lavoro di Trenitalia: lo esige un emendamento della Lega Nord al “pasticciaccio brutto” della manovra correttiva. L’intreccio tra ferrovie e politica attraversa tutta la storia d’Italia: “sinistra ferroviaria” fu chiamata quella che nel 1876 sconfisse la destra storica di Minghetti su una questione di nazionalizzazione delle ferrovie; per una storia di lenzuola, un secolo dopo, il nomignolo fu appioppato alla corrente di Claudio Signorile che permise a Bettino Craxi di conquistare la segreteria; nella visione faraonica di Lorenzo Necci, l’Alta velocità doveva essere al centro di un mega-kombinat cielo terra mare dei trasporti statali.

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