→ marzo 31, 2010
da Peccati Capitali
Sarà capitato anche a voi, che le Poste vi dicano che non c’era nessuno in casa e il pacco non ve l’hanno potuto consegnare. Solo che a me non è giunto neppure il bigliettino giallo, mentre imposte multe e pubblicità mi arrivano con inesorabile puntualità. Solo che a me, sotto Natale, era capitato tre volte. Solo che a me, rintracciato il pacco giacente, ricevuta assicurazione che avrebbero consegnato in 48 ore, quando di ore ne erano passate 72, rispondono che l’avevano rispedito al mittente. Solo che io allora scrivo.
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→ marzo 17, 2010
da Peccati Capitali
La sentenza del Tribunale di Milano nella causa Vividown contro Google ha valenza generale, se ne può dunque ragionare a prescindere dal vergognoso episodio di bullismo da cui ha preso le mosse: non è lecito mettere online immagini di persone senza averne ottenuto il consenso.
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→ marzo 3, 2010
da Peccati Capitali
La Bibliothèque Nationale de France ha acquistato l’originale dell’autobiografia di Giacomo Casanova. Una storia che, con le traversie subite dal prezioso manoscritto, si arricchisce di un ulteriore capitolo.
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→ febbraio 17, 2010
da Peccati Capitali
Deve comprarla o no il governo tedesco la lista con i nomi di 1500 evasori, in massima parte tedeschi, che hanno conti non dichiarati in Svizzera? Evadere è reato penale in Germania (in Svizzera lo è solo la frode). Quella lista è stata rubata, comperare merce di provenienza furtiva si chiama ricettazione. Perseguire chi ha evaso induce a condotta fiscale virtuosa, ma consentire a chi fa un ricatto di intascare il premio induce altri a farlo: per questo si bloccano i beni dei sequestrati.
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→ febbraio 3, 2010
da Peccati Capitali
“Sono Scott Brown, guido un pick-up”: si presentava così ai comizi, il repubblicano che è riuscito a sottrarre ai democratici, dopo 47 anni, il seggio senatoriale del Massachusetts. Obama aveva preso l’auto come simbolo dei cambiamenti che intendeva portare nella società e nei consumi americani? E lui prende come simbolo i pick-up, i SUV, i loro motori ultrapotenti, le loro dimensioni esagerate per rivolgersi a un’America orgogliosa della propria forza, gelosa della libertà di muoversi nei grandi spazi, che non si ritrova nelle macchine risparmiose e fighette progettate in Europa.
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→ gennaio 20, 2010
da Peccati Capitali
Le compagnie aeree sanno che i servizi di accoglienza a terra sono il loro biglietto da visita; per questo vogliono essere loro a poter decidere come e da chi devono essere forniti. Perché non fare lo stesso con la sicurezza, lasciare che compagnie e aeroporti si facciano concorrenza con la serietà dei controlli sopra un livello minimo? Già vedo le pubblicità: “Bengodi Airlines, scanner da favola”, “Münchhausen Flughafen, gli stivali non hanno segreti”, “Alba Fly, voli sicuri coi nostri cani da esplosivo”.
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