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→  marzo 26, 2016


Vivendi azionista di riferimento di Telecom e in amichevoli conversari con Mediaset; le misteriose opzioni di Neil; la partita brasiliana, già considerata una Stalingrado, che si apre; Renzi che, di fronte a una possibile fusione con Orange, dichiara di voler lasciare al mercato fare la sua parte: non c’è che dire, nel mondo delle TLC stanno avvenendo cose fino a poco tempo fa impensabili. L’unica di cui non si parla è la RAI: che non lo facciamo i protagonisti di queste vicende è comprensibile, non hanno tempo da perdere. Meno logico, per governo e contribuenti, è che non se ne parli affatto: non è la nostra maggiore industria culturale?

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→  marzo 18, 2016


Al direttore.

Ho creduto nel D’Alema del “Dottor Cofferati”. Ho sperato nel D’Alema della Bicamerale. Ho sostenuto il D’Alema del Kosovo. Capirei il D’Alema che dà il suo volto alla minoranza interna del Pd. Perderebbe tutto se si mettesse alla testa della sua diaspora.

→  marzo 5, 2016


Dove sono le sinergie? Il programma annunciato diversi mesi fa dall’Enel e via via precisato poggia interamente sulle sinergie tra posa della fibra ottica e installazione dei nuovi contatori. Però, dice l’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace, “il nuovo contatore non ha bisogno della banda larga per funzionare né funziona meglio con essa”. E all’Authority i tecnici Enel spiegano che la trasmissione dei dati dal contatore al concentratore avviene con tecnologia Plc (Power line carrier), cioè sui cavi elettrici. Questa funziona benissimo per “leggere” il contatore, è invece totalmente inadeguata per le comunicazioni di voce e dati.

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→  febbraio 20, 2016


«C’è un potere oscuro in Lussemburgo, crea competenze nuove per l’Unione Europea, ora pretende la sottomissione dei giudici che proteggono la costituzione». Sono volate parole pesanti qualche giorno fa a Karlsruhe dove era riunito il secondo Senato, come è chiamata la Corte Costituzionale tedesca. Quelle riportate sono dell’avvocato di quanti avevano presentato ricorso contro la Bce, sostenendo che questa, annunciando i programma Omt era andata oltre il suo mandato, e così aveva fatto non politica monetaria, ma politica economica, che invece resta responsabilità degli Stati.

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→  febbraio 20, 2016


Noi metteremo il veto su qualsiasi tentativo che vuole andare a dare un tetto alla presenza di titoli di stato nel portafoglio delle banche e saremo, senza cedimento, di una coerenza e forza esemplare”, ha detto Matteo Renzi in Parlamento in vista del Consiglio europeo di Bruxelles. Il “tentativo” a cui si riferisce Renzi ha avuto luogo nelle discussioni sulla costituzione del Fondo europeo di garanzia dei depositi, la terza gamba mancante dell’Unione bancaria, dopo la Vigilanza, già in funzione, e il Fondo di risoluzione, che si sta lentamente accrescendo e si completerà nel 2024. Inoltre è stata emanata la direttiva Brrd, quella del bail-in. Il fatto che questo preveda che a coprire le perdite di una banca, dopo gli azionisti, gli obbligazionisti subordinati e gli obbligazionisti ordinari possano essere chiamati anche i depositanti con importi maggiori a 100.000 (quelli fino a quel limite godono già di un’assicurazione europea), rende il Fondo di garanzia sui depositi molto importante: in mancanza di che, al primo rumor di difficoltà di una banca, i depositanti correrebbero a ritirare i loro averi, accelerando così il processo verso il fallimento.

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→  febbraio 17, 2016


Al direttore.

Un miliardo e mezzo di anni fa due buchi neri si sono accoppiati. Credevano di farla franca, la Terra allora era bambina. Poi è cresciuta, e un miliardo e mezzo di anni dopo, li abbiamo scoperti. Oppure l’hanno fatto perché noi, probabilmente unici in tutto l’universo, mettessimo due fasci laser in croce e un par di specchi, e li trovassimo?