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→  luglio 25, 2018


Governo del Cambiamento, si è voluto chiamare: e le occasioni per dimostrarlo, più in un modo che in quell’altro, certo la maggioranza non se le è fatte mancare. Non così nel caso della Cassa Depositi e Prestiti: lì, se poniamo mente non alle persone che ricopriranno le posizioni apicali, ma alle politiche che verranno perseguite, è prevedibile che il governo giallo-verde si ponga in linea di continuità con quelli precedenti. Per ragioni che risulteranno chiare esaminandone l’attività caso per caso.

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→  luglio 20, 2018


E’ per l’entità della multa che il caso Google-Android è eccezionale e prende i titoli: in realtà è solo l’ultimo di una serie. Questa inizia, Mario Monti commissario alla concorrenza, con il caso Microsoft-Media Player, esso pure bundling di un’applicazione con un sistema operativo; segue la vertenza, anch’essa plurimiliardaria, contro Apple (rectius contro il governo irlandese); la vexata quaestio della web-tax; infine la pretesa di imporre alle imprese Big-Tech una tassa sul fatturato. E si finisce per dimenticare la precedente altra multa a Google per la pubblicità dei suoi prodotti.

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→  luglio 5, 2018


L’autodafé per il mancato autodafé, a questo si è finora sostanzialmente ridotto il dibattito nella sinistra: non essere andati alle cause delle sconfitte, del 4 Marzo, e prima del 4 Dicembre, e prima ancora della rottura del patto che ne fu la causa; non averne tratto le conseguenze nella leadership del partito. Col posizionarsi in vista di primarie, congresso, nomina del segretario, dovrebbe iniziare la fase nuova, di definizione della piattaforma politica. Sarà, dato che l’opposizione attualmente non può che coincidere con la sinistra, la piattaforma politica dell’opposizione al governo Salvini-Di Maio. Per farlo è necessario individuarne scenario, orizzonte temporale, target.

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→  giugno 24, 2018


La vera concorrenza.

“Per favore, sa indicarmi la strada per la Facoltà di Giurisprudenza?” La giovanetta a cui faccio la domanda, prima mi guarda tra il sorpreso e il diffidente, e poi: “in fondo a questa strada, giri a sinistra….saranno cinque minuti”. Sono a Trento per il Festival dell’Economia, un susseguirsi fitto di incontri, tra auditorium, teatri, università: e avevo dimenticato lo smartphone in albergo. Quest’anno il tema era le nuove tecnologie: non c’è stato uno degli eventi a cui ho assistito, in cui, parlandosi di Big Data, mancasse qualcuno che tirava fuori il solito refrain dei dati che ci vengono presi (sottratti, rubati, scippati….) e venduti. Una fallacia, come questo apologo può dimostrare.

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→  giugno 23, 2018


Al Direttore.

Leggo la preoccupazione, di Pomicino e sua, per la “politica svuotata”, e mi prende il terrore retrospettivo per quello che sarebbe potuto succedere se fosse successo quello che in tanti auspicavano, prima che Renzi perentoriamente chiudesse ogni prospettiva di alleanza con il M5s. Sicuri che il PD sarebbe riuscito a riempire il vuoto della politica, “il cambiamento che rischia di mutare il profilo della nostra Repubblica, avvelenando i pozzi della democrazia”, e non l’avrebbe invece tacitamente legittimato, finendo per lasciarlo riempirsi “nel migliore dei casi dai mandarini, nel peggio dai poteri loschi”? Mi piacerebbe pensare che sia stata la nostra Dunkerque.

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→  giugno 21, 2018


Singolarità, nel campo dell’intelligenza artificiale, è il momento in cui quella delle macchine supera – o supererebbe – l’umana. Per analogia lo stesso termine potrebbe essere usato a proposito del nostro futuro politico: a indicare quando l’uscita dell’Italia dall’euro diventa –o diventasse – inevitabile. Come per la singolarità logica, anche per quella politica c’è chi pensa che non avverrà, e chi invece la ritiene inevitabile.

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