→ agosto 4, 1995

Pensioni e privatizzazioni, due provvedimenti necessari per aumentare la fiducia dei mercati nel nostro Paese, ridurre il differenziale del tasso di interesse, migliorare i rapporti di cambio. Le pensioni sono state approvate: invece sulle privatizzazioni si sta verificando una situazione delicata. La legge sulle autorità di settore, approvata dal Senato, e discussa alla Camera per quattro mesi, è ritornata al Senato, dove incontra l’ostruzionismo di Rifondazione e critiche migliorative della maggioranza.
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→ luglio 30, 1995

È noto quelli che mancano nel mondo non sono i capitali, ma le occasioni di buoni investimenti. È necessario pensare a una duplice azione: per attrarre maggior investimenti dall’estero, e per renderli rapidamente attivi. Quanto alla disponibilità a investire sull’Italia, sembra che essa sia superiore a quanto abbiamo fatto per meritarcela. stando almeno ai dati rilasciati dall’Ufficio Italiano dei Cambi, riferiti dalla Stampa del 27 luglio: un saldo del movimento di capitali positivo per 4.600 miliardi nei primi sei mesi del ’95 contro un dato negativo per 10 mila miliardi nello stesso periodo dello scorso anno, con investimenti esteri per 11.700 miliardi. Anche l’afflusso del prestito obbligazionario in yen, che ha contribuito al record della bilancia dei pagamenti, conferma la fiducia, se non nella nostra valuta, nella credibilità finanziaria del paese.
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→ luglio 27, 1995

Il ministro delle Poste, Agostino Gambino, tutela il monopolio delle telecomunicazioni in Italia. Franco Debenedetti, senatore progressista, ne è convinto e ieri, nel corso di un dibattito sulla liberalizzazione delle reti organizzato da British Telecom e dal Free Europe Journalist Club, ha ricordato come Gambino abbia affermato, una settimana fa alla Camera, che «limitare i diritti dell’esclusivista, attualmente, non è nell’ottica del governo». Ad avviso di Debenedetti, le dichiarazioni di Gambino «sono tutt’altro che generiche, anzi sono chiarissime», per cui «si deve prendere atto che il ministro identifica, attualmente, il proprio mandato nella tutela del monopolista».
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→ luglio 26, 1995

E’ sembrato, nei giorni scorsi, che finalmente si fosse sfondato il muro della liberalizzazione nel settore delle Tlc. Prima, l’orientamento del governo lo si poteva desumere solo da dichiarazioni rilasciate dal ministro Gambino in sedi informali, il convegno Reseau a Venezia e quello Telecom a Napoli. Quanto detto alla commissione Trasporti della Camera il 19 Luglio assume dunque una particolare importanza: è il primo documento ufficiale che permette di conoscere l’attuale stadio di evoluzione degli orientamenti del ministro sull’argomento.
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→ luglio 9, 1995

Il Tesoro vendendo la seconda tranche dell’Imi, ne ha ceduto il controllo a San Paolo, Cariplo e Monte dei Paschi. Si delinea così un superpolo bancario le cui forze potrebbero rendere meno univoco il sistema del credito. Però la maggioranza di tutte e tre le banche appartiene alle rispettive Fondazioni, i cui vertici sono nominati su indicazioni del potere politico. La ‘privatizzazione’ dell’Imi si riduce quindi di fatto a una sua pubblicizzazione: di qui i giudizi fortemente critici di molti commentatori. Restano però le domande: si poteva fare diversamente? che cosa si può fare per il futuro? che cosa nell’immediato?
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→ luglio 1, 1995

Ha ragione Mario Deaglio: “Una gran parte del paese le privatizzazioni proprio non le vuole». Non si spiegherebbe altrimenti perché la legge che istituisce le Autorità di settore (condizione che le legge impone per poter procedere) passata dal Senato alla Camera, ivi pesantemente modificata, avanzi a fatica tra emendamenti e sospensioni. Ormai è evidente che le date previste dal governo per l’inizio della privatizzazione di Stet ed Enel non potranno essere mantenute. «Privatizzazioni ultima disfatta»: se ne lamenta il ministro Masera, durante il dibattito sul documento di programmazione economico finananziaria per il prossimo triennio.
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