→ luglio 16, 1996

Sulla proposta di legge di Maccanico riguardante il riordino del settore delle comunicazioni
“Questo è un nodo avviluppato/ questo è un groppo rintrecciato/ chi sviluppa più inviluppa/ chi più sgruppa più raggruppa”: viene in mente la cavatina della Cenerentola, a considerare la quantità di problemi evocati dalla proposta di legge Maccanico sul riordino del settore delle comunicazioni.
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→ luglio 11, 1996

In Italia abbiamo un problema e un’ anomalia. Il problema e’ nelle TLC
Nell’ accingersi a mattere ordine nel sistema delle telecomunicazioni e della tv, anziche’ dalla ricognizione dei fatti e dalla fissazione degli obbiettivi, si e’ partiti da principi astratti: sapientemente usati hanno prodotto una norma che, dalle bozze che sono circolate, non si esita a definire inaccettabile. In Italia abbiamo un problema e un’anomalia
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→ luglio 7, 1996

Di fronte alla incredibile sparata sul matrimonio Rai-Stet di cui si è parlato al convegno Telecom di Napoli, si capisce l’imbarazzo di Maccanico: «Non sono cose che deve fare un Ministro», ha osservato il titolare del dicastero delle Poste.
Le due aziende di stato, Stet e Rai, tentano, fondendosi, di sublimare a un livello più elevato di complessità normativa e aziendale i problemi che stanno loro di fronte: la Raí per le richieste di pluralismo e di una progressiva privatizzazione; la Stet per la sfida della liberalizzazione dei servizi imposta da Bruxelles e la necessaria conseguenza di accettare regole asimmetriche.
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→ luglio 6, 1996

Numerose sono le voci che si sono levate a esprimere la preoccupazione per l’invasione dei turisti che il Giubileo porterà a Roma. Alberto Arbasino ha manifestato il proposito di fuggire, prendendosi una lunga vacanza sabbatica. Paolo Baratta ha elaborato, ed Eugenio Scalfari ha diffuso, un progetto per incanalare le turbe, in ricordo di quando a Roma ci si recava in pellegrinaggio, su itinerari pedonali, mediante opere provvisorie che, come il teatro insegna, possono essere di grande fascino. Per spostarsi a piedi, aggiungo io, dovrebbero trovare il centro di Roma libero da macchine: renderlo tale permanentemente, dopo averlo sperimentato per un anno. sarebbe il miglior risultato del Giubileo per Roma.
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→ luglio 2, 1996

Tre fatti avvenuti negli ultimi giorni aiutano a comprendere la discussione in corso all’interno della maggioranza, sulla politica del Governo.
L’impressione, ascoltando D’Alema, è stata quella di una comprensibile soddisfazione – per i risultati europei che il Paese può conseguire – accompagnata però dal peso che ancora continua a esercitare una difficile eredità del passato.
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→ giugno 23, 1996

Ai nuovi governi, negli altri Paesi, si concedono i conto giorni di lima di miele; ai nostri si concede un solo colpo in canna: i loro primi atti ne marcano successi o insuccessi, fortune o disgrazie. Differenza cui non è probabilmente estranea la trasversalità di certi temi rispetto agli schieramenti politici, con le forze liberalizzatrici disperse tra pds e fi, quelle centrastico-conservatrici arroccate in rc e an. Così è stato per Amato e Ciampi, che riuscirono tirando bene li primo colpo. Così accadde a Berlusconi, che lo fallì nello scontro tra entusiasmi da campagna elettorale e realtà sociale del Paese. Così fu per il governo Dini, marcato sul nascere dall’obbiettivo di annacquare il progetto di riforma pensionistica. Quanto al governo Prodi, è un governo politico con maggioranza politica, ma la regola – Maastricht in vista – vale anche per lui.
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