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→  marzo 13, 1997


La mia proposta di legge sulla privatizzazione delle banche possedute da fondazio­ni. elaborata insieme a De Ni­cola, Giavazzi e Penati, ha avu­to consensi e critiche. Adesso riceve dall’amico Nardozzi [onore di un ossimoro: «estre­mismo dirigista liberale». (Si veda l’articolo «Banche, il sistema si riforma con le strate­gie» pubblicato sul Sole-24 Ore del 7 marzo).

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→  febbraio 28, 1997


Sono passati sette anni dalla legge Amato, tre anni dalla direttiva Dini: ma per la privatizzazione del sistema bancario italiano, non è successo nulla. Le fondazioni mantengono il controllo delle loro banche, il Tesoro di Bnl e Mediocredito.
La ristrutturazione del settore è avvertita come un’emergenza indilazionabile: essa trascende l’orizzonte degli esuberi e del costo del personale.

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→  febbraio 27, 1997


A giorni il disegno di legge sulla subfornitura sarà discusso dal Se­nato in aula. Se passasse l’emendamento con cui propongo di sop­primere l’art. 1, cadrebbero le definizioni dei termini, quindi l’in­tera proposta: si eviterebbe così di approvare una legge sbagliata, che resterebbe dannosa anche se fosse emendata delle sue parti meno accettabili. Alcune dí queste sono già state eliminate, rispet­to al testo presentato nella passata legislatura: ad esempio, la di­sposizione — francamente un po’ grottesca — con cui si richiedeva una fidejussione del legale rappresentante dell’azienda cliente per ogni contratto di fornitura.

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→  febbraio 27, 1997


Domani il Governo secondo le previsioni dovrebbe provvedere alla nomine Consob.
Rispetto a quando qualche giorno fa su queste colonne mi sono permesso di sottolineare la rilevanza delle scelte in questione, si e’ prodotta una novita’: un vaso convergere di voci indica nel vicedirettore generale della Banca d’Italia, Tommaso Padoa Schioppa, il quasi certo candidato alla presidenza della Commissione di Sorveglianza sulle operazioni di Borsa.

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→  febbraio 21, 1997


Al Direttore.

Che i governi di coalizione siano costretti a politiche di stop and go, tra sor­tite coraggiose e ritirate strategiche, è naturale. Ma nel caso nostro, dov’è il go?

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→  febbraio 20, 1997


Nei prossimi giorni il Governo rendera’ note le nomine Consob, il presidente e due commissari.
Saranno di rilevanza ancor maggiore di quelle – pur importanti- che hanno ridisegnato i vertici delle grandi aziende di stato, Enel, Stet, Ferrovie: perche’ dall’insieme di queste nomine si potra’ capire qual è il presupposto culturale con cui si vuole rispondere all’esigenza di trasparenza.

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