→ ottobre 28, 2000
Al Direttore.
Il dilemma del prigioniero di cui parla Francesco Forte sul Foglio dell’altrieri è fondamentale nella teoria dei giochi utilizzata per progettare le aste. Ma la teoria stessa dimostra che un comportamento collaborativo tra i prigionieri si instaura se il gioco viene ripetuto un numero infinito di volte: e qui i giocatori sanno che i rilanci possono essere molto numerosi. E sanno anche che ci sono meno premi che contendenti: un prigioniero alla fine comunque resterà in prigione.
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→ ottobre 26, 2000
Pecca e merita punizione chi perseguendo un fine sbagliato, fa un’azione giusta. Il tema, che ha appassionato generazioni di causidici, si applica bene alla vicenda UMTS: dove il Governo ha fatto cose giuste, ma invece di poterne menar vanto, deve difendersi, dai propri sensi di colpa prima ancora che dalle accuse degli avversari.
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→ ottobre 24, 2000
E’ un’anomalia o una singolarità? Questa è la domanda che ci si pone di fronte al paradossale esito della gara per le frequenze UMTS.
Anomalia è certamente se si guarda al prezzo. Che è risultato inferiore a quelli inglese, tedesco e francese sia in valore assoluto sia in riferito al numero di abbonati per mercato; inferiore quindi sia rispetto ai prezzi ottenuti col metodo dell’asta, giudicato da alcuni commentatori perversamente esasperato, sia a quello ottenuto in Francia col metodo della trattativa diretta.
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→ ottobre 19, 2000
Sarà proprio la globalizzazione a farci raggiungere gli obbiettivi per cui violentemente manifestano i contestatori irriducibili
A Seattle per l’Organizzazione del Commercio, a Genova per le biotecnologie, a Praga per il Fondo Monetario: ovunque si radunino organismi economici internazionali, accorre il variopinto circo Barnum dei professionisti anti-globalizzatori: ad essi è tempo sprecato esporre teorie ed esibire statistiche. Però la globalizzazione ha anche altri nemici: i moderati del “sì ma”, i progressisti del “prima le regole e poi il mercato”, gli intellettuali che temono l’omologazione sotto il “pensiero unico”.
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→ ottobre 14, 2000
Ha ragione Enrico Cisnetto quando scrive (“Tre palle un soldo” di venerdì) che il torto di Tatò è di non aver “posto condizioni” al Tesoro per inserire i suoi progetti nei piani di governo e fissare un calendario per la privatizzazione. Ma queste sono materie di decisione politica, governo e Parlamento non sono un azionista qualsiasi. Se essi non hanno accettato quelle condizioni, e invece il manager va per la sua strada come lo fossero state, e anzi minaccia licenziamenti se lo ostacolano, è azzardato dire che il suo è un comportamento sedizioso? E’ sempre la stessa storia, sono i liberisti che rispettano il potere dello Stato: gli altri lo usano.
→ ottobre 13, 2000
Un passo indietro: questo significa la vicenda Enel-Infostrada per la nostra politica economica. Aver riportato indietro di diversi anni l’evoluzione in senso moderno dl nostro capitalismo: questo è il danno più grave che ha arrecato al paese.
Si avverte leggendo i giornali, discorrendo con parlamentari e con operatori economici.
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