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→  aprile 27, 2001


Destra e politica monetaria

La Banca centrale europea anche ieri ha deciso di lasciare immutati i tassi d’interesse, deludendo le richieste che dal Fondo monetario e in buona sostanza dagli Stati Uniti si erano levate sempre più pressantemente. Otmar Issing, che nel board di Francoforte è il custode più rigoroso del mandato esclusivo attribuito dal Trattato di Maastricht alla Bce, difendere la stabilità dei prezzi, l’aveva annunciato.

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→  aprile 13, 2001


Pensavo agli attentati di Ro­ma e Torino, leggendo due ri­cerche. La prima, «Cultura, apertura e finanza», di Rene M. Stultz della Ohio University, dimostra quanto, nel mondo globalizzato, l’elemento religioso nazionale con­ti nella tutela dei diritti dei credito­ri. La seconda di Charles Wyplosz, riscontra che la liberalizzazio­ne finanziaria produce nell’imme­diato un boom del prodotto inter­no lordo, seguito da crisi valuta­rie più o meno accentuate a secon­da del grado di efficienza dei regolatori, e quindi da periodi recessivi: ma che per i paesi in via di sviluppo la crescita del Pil che segue la liberalizzazione è molto più accentuata che nei paesi più avanzati, e anche il rallentamen­to che segue le crisi nel medio periodo è meno forte.

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→  aprile 5, 2001


Le banche azioniste di Mediobanca rispondono a qualcuno. Ma i padroni del credito….

Con gli accordi sulla corporate governance e sulla composizione dell’azionariato di Consortium che dovrà rilevare le quote ex Lazard di Generali e Mediobanca, si è posto un punto fermo alla travaglio dei primi mesi successivi alla scomparsa di Enrico Cuccia. Il tono generale con cui tali intese sono state accolte è quello dell’entusiasmo: finalmente, si è letto e sentito, anche in Piazzetta Cuccia le azioni si contano pesano e non si pesano. Aldilà del parteggiare per le fazioni che in questi mesi si sono con chiarezza profilate all’interno dell’azionariato di Mediobanca, c’è da chiedersi: ma sono stai davvero risolti i due problemi tanto agitati dai critici di Cuccia, quello del controllo e quello della trasparenza?

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→  aprile 3, 2001


Chiunque vinca, il problema dei problemi sarà sempre la Rai

Nel clima di rissa che sembra essere ormai una caratteristica di questa campagna elettorale, legare le due coalizioni a impegni netti in tema di privatizzazioni e liberalizzazioni sembra ogni giorno più difficile. Cerchiamo quindi di ragionare piuttosto in termini di probabilità, sulla base dei verosimili interessi dei due contendenti. Propongo una suddivisione in categorie.

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→  marzo 27, 2001


Al direttore.

“Mediaset non è stata mili­tarizzata” nota il primo editoriale del Foglio di sabato 24 marzo “nessun giornalista si è infila­to nei suoi programmi per rovesciare sull’oppo­sizione accuse da ergastolo”. Di solito, l’opposi­zione dell’opposizione la si chiama maggioran­za. Resta il dubbia se l’insolita locuzione sia un fenomeno di “Alltagslebens”, dunque rivelazio­ne di involontario auspicio, risonanza di vibra­zioni sondaggistiche, o non piuttosto perfida ra­diografia dell’ossatura

→  marzo 23, 2001


Intervista di S. Cav.

Una sfida alla destra sul suo terreno: le riforme che libera­no l’economia. O meglio, quello che dovrebbe essere il suo terre­no, perché il senso della sfida è tut­to nell’osservazione dello scarso impegno della destra italiana su questi temi. E’ il filo conduttore di Sappia la destra, l’ultimo libro di Franco Debenedetti, uomo d’im­presa per molti anni, senatore dei Ds dal1994.«L’ho scritto— dice — anche permettere la Casa delle Li­bertà di fronte a un paradosso: il dibattito sulle riforme economi­che si è svolto tutto a sinistra. Loro sono stati quasi assenti…

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