→ aprile 19, 2002
Sconfitta del Governo
Fa una giusta osservazione Jas Gawronski quando constata che il 16 aprile è stato un (grande e riuscito) sciopero e non una spallata al Governo, quando si compiace che proprio lo sciopero abbia reso chiaro a tutti che la piazza protesta e il Governo governa.
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→ aprile 19, 2002
Basta copiare dalla Spagna
Mettiamo che ora il governo, passato lo sciopero, pensasse di giocare come unica carta quella di buttare sul piatto risorse ai nuovi ammortizzatori sociali. Sarebbe un azzardo costoso. Per dividere le confederazioni dovrebbe ricorrere a rilanci su rilanci. Trovandosi già a dover fronteggiare gli effetti di un onerosissimo contratto del pubblico impiego; a provvedere alla copertura della decontribuzione, contropartita richiesta da Confindustria per devolvere i flussi del tfr alla previdenza complementare; e in presenza di andamenti tendenziali del deficit che destano preoccupazione.
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→ aprile 11, 2002
Il prossimo convegno di Parma sarà l’occasione per gli industriali di confrontarsi con il mondo politico sui temi che interessano l’industria e il Paese
Come tutti gli anni, anche il prossimo convegno di Parma sarà l’occasione per gli industriali di confrontarsi con il mondo politico sui temi che interessano l’industria e il Paese. In (molti) paesi avanzati come l’Italia è ormai acquisito che il compito dell’impresa è essenzialmente quello di produrre ricchezza, e che questo fanno se la loro prima loyalty è verso gli shareholder. Compito della politica è invece individuare, e dell’amministrazione pubblica realizzare, le condizioni perché le imprese possano esprimere al massimo le proprie potenzialità, e perché i cittadini possano realizzare i loro individuali progetti in un orizzonte di equità, sicurezza, stabilità, e perché ad essi vengano assicurati i servizi che il mercato non fornisce.
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→ aprile 10, 2002
Lettera del Senatore Debenedetti al Foglio
Caro direttore,
verrò, e chiederò a mio figlio di venire con me. Chiederò anche a presidi di licei di andare a spiegare in classe perché lo faccio, perché lo facciamo: e a chi obiettasse, risponderò che non abbiamo istituito per legge il giorno della memoria perché fosse un vuoto rituale. Ma perché ci parlasse sempre del dovere di difendere la libertà e democrazia in cui Israele si sostanzia, sola in questo, in Medio Oriente.
Amici del Foglio, lanciare una seconda iniziativa, dopo quella di solidarietà all’America, comportava rischi ancora maggiori: avete avuto il coraggio di compromettervi. Ne vale la pena. Grazie.
→ aprile 10, 2002
Tutti alla Rai sembrano occuparsi delle nomine in arrivo. Ma l’assetto del sistema e la privatizzazione di viale Mazzini sono improvvisamente usciti dal magazzino oggetti dispersi, grazie alle dichiarazioni rese da Gianni Letta. Intervenendo a un convegno dell’Isimm, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio prima ha tracciato un quadro storico del trentennale ritardo della legislazione italiana in materia di telecomunicazioni e televisione, utile a ricordare che il duopolio della tv in chiaro è figlio della miopia dei legislatori e non viceversa (la nascente tv via cavo, per-esempio, fu bloccata dalla politica nel 1973 per difendere il monopolio Sip e Rai).
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→ aprile 5, 2002
La questione Unità
Erano solo sessanta parole, poche righe nel mezzo di un articolo (su La Stampa del 21 Marzo), ma è bastato ricordare il potere, e dunque le responsabilità, che la legge sul finanziamento pubblico dell’editoria attribuisce al partito di cui il giornale “risulti essere organo”, perché a proposito dell’Unità si scatenasse tutto questo pandemonio.
Claudio Rinaldi (L’Espresso del 4 Aprile) mi fa troppo onore quando suppone che tanto possa la mia – tra l’altro inesistente – inimicizia verso Furio Colombo.
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