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→  dicembre 5, 2002

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A gridare che il re é nudo si coglie anche una (parte di) verità, e si strappano consensi: era successo a Moretti parlando del centrosinistra e dei suoi dirigenti, é successo ieri a Berlusconi parlando della Fiat e dei suoi manager. Ci sono ottime ragioni per polemizzare su modi e contenuti: ma se l’opposizione si ferma alle critiche, rischia di lasciare che siano altri ad andare al nocciolo dei problemi, e perde l’opportunità di indicare lei la strada per una soluzione vantaggiosa per il paese.

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→  novembre 29, 2002

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Il desiderio dei militanti di votare non rende il metodo né efficace né democratico

Se scommettete su quale ragazza vincerà il concorso di bellezza, ammoniva John Maynard Keynes, non puntate su quella che vi piace di più, ma su quella che ritenete piacerà di più agli esaminatori. Il ragionamento si applica anche quando si deve scegliere non “la più bella del reame”, ma il candidato alle prossime elezioni politiche. Il metodo delle primarie, che gode di grande popolarità nella sinistra soprattutto in quella ulivista, passerebbe il test di Keynes o no?

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→  novembre 29, 2002


Flessibilità, competitività, articolo 18: riflessioni di un riformista

E’ in libreria Non basta dire no (Mondadori, 228 pagine, 15,60 euro), raccolta di saggi di 11 autori sulle riforme del lavoro. Di seguito pubblichiamo stralci dell’intervento di Franco Debenedetti, curatore del volume.

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→  novembre 21, 2002

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Di fronte all’esplodere della crisi Rai, c’è una cosa da fare: chiudere questa situazione insostenibile con le dimissioni di tutto il CdA. Concediamo pure che l’incidente non sia figlio di un errore: ma considerarlo solo un incidente, questo sì che sarebbe un errore. Quella che la RAI sta vivendo, non è solo la crisi del suo vertice aziendale, ma quella del sistema di governance dell’azienda pubblica di radiotelevisione.

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→  novembre 20, 2002


Nella sua analisi del «riformismo qui in Italia», lei, caro Mieli, solleva due problemi connessi ma distinti. Il primo è l’ambiguità semantica per cui il riformismo sarebbe più «presunto» che vero (Francesco Damato), «più cosmetico che realmente innovativo» (Eugenio Scalfari). Io credo invece che non sia così. Sostiene poi che il riformismo è destinato a «prendere pochi voti» come dice Roberto Cassola. Anche qui non penso che sia così. Riforme aveva promesso l’Ulivo quando vinse nel `96 (e parecchie ne ha fatte nella sua breve stagione), riforme ha promesso la Cdl nei 2001 (e deve ancora dimostrare che qualcuna saprà realizzarla). E ci sono, nel centrosinistra, persone convinte che un programma riformista sia il solo con cui vincere alle elezioni.

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→  novembre 18, 2002

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La destra storica non si è liberata dei suoi scheletri

«La vita non può essere stilizzata in un grafico, l’econometria non è la filosofia: la vita è fatta da fedi, passioni, sentimenti, virus». E’ difficile non restare colpiti dalle icastiche formule con cui Giulio Tremonti torna di tanto in tanto alla branca che più gli è cara. La sociologia economica, assai più del diritto tributario. Una materia che nella storia economica è vissuta di contributi e sviluppi soprattutto da sinistra e che non a caso ci restituisce un Tremonti «di sinistra».

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