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→  febbraio 7, 2003

il_riformista
Caro Direttore, è l’amico Turci che dovrebbe avere le maglie un po’ più strette. Nella sua rete è rimasta solo la seconda metà della frase ed è sfuggita la prima che la genera e la regge…

MEGLIO L’ONU DEGLI USA (7 febbraio)

Caro direttore, l’attenzione de Il Riformista alle posizioni dei liberal dei DS (quelli che oggi Salvi ha ribattezzato i liberali) è meritoria, dato l’autentico ostracismo che i liberi diessini trovano nella gran parte dei mass media dell’area di sinistra.

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→  gennaio 28, 2003

il_riformista
“Spero”, scrive Sergio Cofferati a conclusione della sua intervista a Reset, “che anche il mio amico Franco Debenedetti si sia a questo punto convinto di aver sbagliato quando si è astenuto sulla legge Cirami”. Non mi sono astenuto, non avrei potuto neanche se avessi voluto, perché tutta l’opposizione scelse di non partecipare al voto finale del 24 Ottobre. Ma neppure penso di aver sbagliato: perché l’astensione, che proponevo dalle colonne del Riformista, era volta a dare non un giudizio politico sul merito della legge, ma un segnale del successo nella nostra battaglia.

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→  gennaio 26, 2003

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L’appello italiano agli elettori israeliani

Già in generale bisognerebbe andarci con cautela e delicatezza con gli appelli al voto a cittadini di un altro Paese. Ai convinti, di un campo e dell’altro, è inutile parlare, lo insegnano fin dalla prima lezione gli esperti di comunicazione politica. E quanto a quelli che ancora non hanno deciso, il rischio è di provocare una reazione di fastidio o di rigetto a causa della presunzione, implicita in ogni appello da parte di uno straniero, di saperne di più di loro, del loro Paese, della loro storia; quasi a volersi porre come il fratello maggiore che ti insegna che cosa ti conviene.

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→  gennaio 25, 2003

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L’avvocato, sogno e incubo per borghesi e proletari

Per mezzo secolo Giovanni Agnelli é stato il simbolo del capitalismo privato italiano. Enrico Cuccia ne é stato il difensore, molte volte il salvatore. Agnelli, all’estero e in Italia, ne era il portabandiera. Senza cedere alla suggestioni simboliche di un trapasso dalla vita alla vigilia di un trapasso di poteri, io preferisco ricordarlo per questo suo ruolo, per come l’ha interpretato e per come la sua persona ha contribuito a dare al nostro capitalismo privato la sua attuale forma e le sue caratteristiche.

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→  gennaio 22, 2003

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Il voto sull’art. 18

Vedete? c’è ora la tentazione di dire a sinistra, ecco la prova: con il suo referendum Bertinotti dimostra la sua “oggettiva” consonanza con Berlusconi. Prova non convincente, tentazione pericolosa. Perché rimproverare proprio a Rifondazione inflessibilità e spregiudicatezza nel cercare visibilità, quando quotidianamente ne dànno prova i partiti dell’Ulivo? E perché spostare il tiro sul bersaglio sbagliato, quando è stata la battaglia dalla CGIL in nome dei “diritti” a creare i presupposti per l’iniziativa referendaria?

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→  gennaio 11, 2003

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Intorno a Fiat Auto una girandola di proposte: la sostituzione, annunciata e poi annullata, del vertice aziendale; l’offerta amichevole di Colaninno; l’intervento della mano pubblica secondo Vitale- Lazard; la scissione dell’Auto; le voci che fanno riferimento a Luca di Montezemolo o a Emilio Gnutti. Questa girandola un merito almeno ce l’ha: aver reso evidente che al piano concordato con governo, quello che, secondo le banche e il vertice Fiat, è l’unico che il Consiglio di Amministrazione conosce, non crede più quasi nessuno.

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