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→  maggio 14, 2003

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Come la politica frena i miracoli

Nel corso dell’offensiva lanciata a seguito della condanna di Previti, Silvio Berlusconi, tra un’accusa ai magistrati e una ai comunisti, ha infilato anche un giudizio sulla situazione economica: “l’economia si sta fermando”, ha detto domenica alla convention elettorale di FI a Udine, “o almeno non si sta sviluppando secondo le nostre aspettative”. E questa volta senza tirare in ballo la solita scusa del “buco di 35.000 miliardi di vecchie lire”, che avevamo sentito ancora poche settimane fa, al convegno di Confindustria di Torino.

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→  maggio 10, 2003

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- Al Direttore –
Sono i riformisti nella sinistra a essere i più danneggiati dallo smottamento dell’orografia politica innescato dalle reazioni di Silvio Berlusconi alla condanna in primo grado di Cesare Previti, poi amplificato dalla dichiarazione spontanea resa al processo in cui egli stesso è imputato, e che ora dilaga.

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→  maggio 2, 2003


Il difficile equilibrio da trovare sul conflitto di interesse

Risolvere il problema del conflitto d’interessi, affrontandolo di petto con una legge, é impossibile: per il centrosinistra, obbligare Berlusconi a vendere le sue televisioni, sarebbe stato un suicidio politico; della legge che Berlusconi aveva promesso entro 100 giorni dalle elezioni, dopo due anni si son perse le tracce.

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→  maggio 1, 2003

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Boicottaggi – Perché rifiutare il referendum non è una scelta tattica

Caro Direttore,

“i più tattici, ha scritto ieri a proposito del referendum di Bertinotti, si asterranno”. Io propongo l’astensione, e vorrei spiegare perché. Se alla fine mi dovesse dar del tattico, sarebbe per me la prima volta: e quasi lo prenderei come un complimento.

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→  aprile 17, 2003

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L’esito della guerra modifica i rapporti interni

Qualcosa sta cambiando nei rapporti di forza interni al centrosinistra. Piero Fassino, alla convenzione dell’Ulivo, denuncia l’incompatibilità tra le varie cariche di Sergio Cofferati – la Di Vittorio, Aprile, la direzione Ds – e richiama perentoriamente alla disciplina di voto in aula. Margherita e Ds votano a favore della missione in Iraq, senza preoccuparsi di rincorrere il dissenso di Verdi e Comunisti italiani. Michele Salvati lancia una provocatoria proposta di razionalizzazione: i riformisti radicali da una parte, sotto la guida di Cofferati, e i riformisti moderati con Margherita in un nuovo Partito democratico, guidato da Prodi. «Il centrosinistra non è in sé debole», annota di rimando Sergio Chiamparino.

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→  aprile 11, 2003


Bisogna evitare la lotta per la leadership

La conferenza programmatica dei DS tenuta a Milano la scorsa settimana è stata un notevole impegno organizzativo: ma stento a individuare un risultato che dia ragione di cotanto sforzo, almeno nel senso di modificare la situazione interna del partito. Eppure, questa volta, Piero Fassino ha affrontato di petto il problema: c’è incompatibilità, ha detto riferendosi a Sergio Cofferati, tra l’essere presidente della Fondazione Di Vittorio, copresidente di Aprile, dirigente del partito. Il correntone ha protestato, D’Alema ha ridimensionato, Cofferati ha respinto, Fassino ha ribadito. E alla fine tutto si è ridotto alla richiesta della disciplina di voto in Parlamento.

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