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→  maggio 29, 2003

lastampa-logo Alberto Moravia temeva che lo sport rendesse gli uomini cattivi, facendoli parteggiare per il più forte. Non sono d’accordo, la Juventus mi evoca tutto, tranne che condanne morali. Per Karl Kraus il calcio era figlio della democrazia, anche se instupidiva le famiglie. E sono d’accordo solo sulla prima parte. Perchè conosco almeno un buon esempio, di come da una finale di Coppa dei Campioni si possano trarre in tutt’altro campo osservazioni preziose per tutti, chiunque la vinca.

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→  maggio 23, 2003

il_riformista
Attenti alle autocritiche frettolose

No, caro Direttore, stavolta non sono d’accordo: dissento nettamente dalla tesi di fondo del pezzo firmato da Bonaldo di sabato 17, e cioè che le privatizzazioni sostanzialmente hanno consegnato i monopoli ai privati. Elettricità, gas, acqua, poste, aviolinee, treni, difesa, TV: ma che cosa è stato privatizzato, nel senso vero, e cioè che il Tesoro ha venduto l’ultima azione, quella di carta e quella d’oro, e i suoi rappresentanti non siedono più nei consigli? Pur non di non vendere ci si è inventati pure un polo della tecnologia avanzata.

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→  maggio 20, 2003

il_riformista
Bilanci. L’ultimo anno di D’Amato alla presidenza

Giovedì prossimo, all’assemblea generale di Confindustria, la gravità della situazione economica in cui versa il Paese, di cui ormai tutti hanno preso coscienza, appesantirà l’atmosfera e graverà sulla relazione di Antonio D’Amato, in pratica la sua ultima, dato che la Presidenza scade a maggio del 2004.

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→  maggio 19, 2003

corrieredellasera_logo
Lettere a Paolo Mieli

Non sono affatto come i melii quelli che ormai si suol chiamare terzisti, caro Mieli. Gli isolani della colonia spartana volevano essere neutrali, «alleati né degli uni né degli altri». Invece nell’arcipelago dell’opposizione, una netta demarcazione passa tra «sinistra di governo» e «sinistra identitaria».

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→  maggio 19, 2003

corrieredellasera_logo Caro Mieli,

una cosa non cessa mai di sorprendermi: è come il cambiamento del clima politico si manifesti con opinioni che sorgono simultaneamente e indipendentemente una dall’altra.

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→  maggio 16, 2003


Il non voto? Un sollievo per tutti

Annunciando che non andrà votare per il referendum, Sergio Cofferati ha reso tutti contenti.
Le piccole imprese con meno di quindici addetti. Ha reso contenti i loro proprietari ma anche i loro dipendenti, almeno quelli che avevano capito che invece di tutele reali, il referendum promette norme pensate per le grandi imprese, un diritto astratto, non agibile in ambienti sovente famigliari.

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