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→  novembre 29, 2004

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La prima istintiva reazione alla notizia che l’operazione del San Paolo con Dexia era andata a monte, é stata di delusione. Lo é stata per me, credo lo sia stata per la maggior parte dei torinesi.

La prima istintiva reazione alla notizia che l’operazione del San Paolo con Dexia era andata a monte, é stata di delusione. Lo é stata per me, credo lo sia stata per la maggior parte dei torinesi. E mi sono chiesto perchè. Perchè essere delusi di una storia di cui in fondo per ora conoscevamo solo il titolo ma non la trama, di un affare di cui conoscevamo i contorni generali ma non i valori economici in gioco?

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→  novembre 23, 2004

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Energia, telefoni e TV

Il controllo proprietario delle reti deve essere pubblico o privato? La vendita di quote di Terna e di Snam Rete Gas, la multa comminata dall’Antitrust a Telecom, hanno riportato alla ribalta il problema delle reti, e dato vita a un singolare, preoccupante revival. Il mito della superiorità pubblica dei servizi erogati al pubblico, cacciato dalla porta con le grandi privatizzazioni, sembra rientrare dalla finestra con le reti.

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→  novembre 13, 2004

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Stato. Costi scandinavi, efficienza sudamericana

Berlusconi non taglierà le aliquote marginali delle imposte, non ridurrà la pressione fiscale. Dobbiamo rallegrarcene? Se guardiamo solo al colpo micidiale che questo scacco porta alla sua credibilità, già a pezzi dopo l’evidente sgretolarsi della sua coalizione, senza dubbio sì. Ma proprio perché rende più probabile la nostra vittoria, il suo scacco va valutato alla luce della situazione che dovremo affrontare quando toccherà a noi guidare il Paese.

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→  novembre 12, 2004


Due fratelli: dalla dritta del padre per non sprecare dentifricio ai 35 anni di lavoro insieme, alle carriere separate. Ma sempre dalla stessa parte della «barricata»

Ricordo che eravamo in maniche di camicia, doveva essere fine estate. Estate del 1944, sul balconcino che dava sulla Pilatusstrasse, a Lucerna, dove eravamo scappati nel novembre di un anno prima. Dopo ripetuti tentativi andati a vuoto, toccò ad un soldato della Armee di essere centrato da un tuo sputo. Era uno sputacchietto infantile, ma il milite non gradì. Snidato il cecchino, ebbe fornita sul campo la dimostrazione di come un padre italiano inculca il rispetto per le Forze Armate della Confederazione nei suoi figli. In entrambi i suoi figli.

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→  novembre 10, 2004

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Cosa si cela dietro l’ambigua formula

Per gli “atei devoti”, secondo l’espressione di Nino Andreatta, ribaltata da Giuliano Ferrara, il George W. Bush che ha vinto le elezioni è sia il “born again”, che mobilita il voto dell’America profonda, religiosa e integralista, sia il “commander in chief”, la guida che garantisce al paese sicurezza, e non esita nella lotta contro il terrorismo. La fede del convertito come il fondamento necessario alla fermezza del capo di una nazione in armi.

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→  novembre 5, 2004


Parlare di «regime» oggi non ha senso

Confesso che non me ne ero accorto: anch’io, insieme a metà degli italiani, sono un “resistente”, nel senso storico e nobile del termine, quello del ’43 – ’45, resistente al regime. A rivelarmelo è Furio Colombo che, sull’Unità del 31 Ottobre, ne trae spunto per un “Elogio degli Italiani”. Dato che viviamo in un regime, è il suo ragionamento, se questo, come indicano le ultime elezioni, prende a vacillare, il merito è dei “cittadini italiani che hanno resistito”. Contro il regime, la resistenza: per ora con la r minuscola, poi si vedrà.

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