→ gennaio 11, 2007
Con le sue “Osservazioni critiche” (Corriere della Sera, 8 Gennaio), Nicola Rossi risponde agli interrogativi suscitati dalla sua decisione di uscire dai DS: perché attacca Fassino se il suo bersaglio è il Governo? rimpiange la stagione del primo governo D’Alema o prefigura quella dei “volenterosi”? non si rende conto che la prima vittima della sua uscita è il Partito Democratico?
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→ gennaio 4, 2007
Ma noi, oggi, siamo più forti o più deboli? È stata questa la prima reazione alla notizia che Nicola Rossi ha deciso di uscire dai DS. Dove quel “noi” indica quanti sono assolutamente convinti che i mali di questo Paese sono antichi, e si possono curare solo con riforme liberali che incidano in profondità. Perché Nicola Rossi questa convinzione sa arricchirla di iniziative e argomentarla con rigore.
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→ dicembre 30, 2006
La battaglia può avere successo, ma non si deve mai dimenticare che il Paese ha l’amministrazione che si merita
Per sanare lo scandalo dei nullafacenti nella Pubblica amministrazione, o inducendoli a comportamenti almeno decenti o ottenendone l’allontanamento, bisogna fissare un livello minimo di prestazione. Se ci sono i nullafacenti, vuol dire che il dirigente questo livello o non lo ha fissato, o non lo fa rispettare. Cioè: o anche lui fornisce una prestazione al di sotto della norma, oppure non fa osservare le regole, per inerzia o per timore. Si tira la coda e appare la tigre.
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→ dicembre 19, 2006
L’Unione e i consensi
I numeri sono capaci di sintesi brutali: i sondaggi che danno i Ds al 19,4% e la Margherita al 9,4% sovrastano quanti si affannano a distinguere tra i destinatari dei fischi di Mirafiori, a individuare gli orchestratori di quelli di Bologna, a scandalizzarsi per la forma della protesta dei rettori, a diluire nel tempo le assunzioni dei precari. I numeri che sintetizzano il calo di consensi dell’asse portante della maggioranza esigono una presa d’atto altrettanto sintetica: l’azione di governo sta consumando il consenso di chi ha votato centrosinistra.
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→ dicembre 17, 2006
Risposta a Levi
Caro Direttore,
“abbiamo in mente un intervento più largo”, risponde Ricardo Franco Levi a Francesco Giavazzi, che aveva chiesto perché, in una Finanziaria di 1300 commi, il Governo non avesse trovato il coraggio di cancellare i contributi governativi almeno ai grandi quotidiani nazionali, e di ridurre quindi almeno una parte dei 160 dipendenti statali che li amministrano.
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→ dicembre 12, 2006
Non solo difetto di comunicazione
Difetto di comunicazione, dicono Presidente del Consiglio e leader della maggioranza a ogni nuova contestazione. Non gli viene il dubbio che le proteste non siano imputabili a un difetto che ha impedito di percepire il senso positivo di una finanziaria “di risanamento e crescita”, ma al contrario che nascano e si intensifichino man mano che le sue fattezze emergono, ed il suo volto reale alla fine si compone.
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