→ settembre 18, 2007
L’economista Franco Debenedetti critica il tribunale Ue
ROMA – «Una decisione criticabile, proprio dal punto di vista del mercato. Secondo Hayek la concorrenza è una “procedura per la scoperta” cioè per l’innovazione: per dare ai consumatori nuove opportunità non solo prezzi più bassi. Invece Microsoft viene punita per il suo successo».
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→ settembre 16, 2007
Destra e sinistra nell’era globale
«I frutti delle liberalizzazioni maturano in fretta», scrivono Alberto Alesina e Francesco Giavazzi alla fine del loro Il liberismo è di sinistra (Il Saggiatore, Milano). Una chiusa ottimista, coerente con lo stile di scrittura del libro, in cui ben si riconoscono la dispiegata chiarezza e il vigore argomentativo, cifre stilistiche dell’uno e dell’altro autore. «Ma quanto in fretta?», vien da chiedersi parafrasando uno slogan di qualche anno fa.
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→ settembre 13, 2007
da Peccati Capitali
(per il Governo Prodi)
Le previsioni sulla tenuta del Governo Prodi vanno in altalena più degli indici delle Borse dopo la crisi dei sub-prime: un giorno sembrano certe crisi in autunno ed elezioni in primavera, il giorno dopo basta un colloquio un po’ più lungo del previsto e le fronde (!) di Veltroni e Rutelli sono acqua passata, finché una frase di Mastella sulla manifestazione della sinistra del 20 Ottobre non rimette tutto in discussione.
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→ settembre 11, 2007
Al direttore – Abbassato il costo del voto, non è che il Partito democratico rischi una crisi sub-primarie?
Franco Debenedetti, Roma
→ settembre 11, 2007
Burocrazia e Libro Verde
“Favorire un’effettiva e graduale riduzione del personale pubblico rimane la sfida degli anni a venire”. È il Governo a scriverlo, nel “Libro Verde sulla spesa pubblica”. L’Italia, vi si legge, è agli ultimi posti nella graduatoria di performance del settore pubblico, la spesa pubblica aumenta più che negli altri Paesi. Il debito pubblico che grava su tutto il Paese, autorizzerebbe a pretendere un pò di più di produttività dalla Pubblica Amministrazione. Perché non succede niente?
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→ agosto 30, 2007
da Peccati Capitali
Per chi scrive di rischi, il rischio è asimmetrico: é più vantaggioso essere pessimisti che ottimisti. L’errore del pessimista sarà facilmente dimenticato nel generale sollievo per lo scampato pericolo; la reputazione dell’ottimista che, dando poca importanza alle nuvole, aveva previsto sereno, sarà per sempre distrutta da chi si è preso una bagnata.
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