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→  giugno 5, 2011


Il nuclearista, di questi tempi, è solo. Sull’ acqua si discute, perfino sul legittimo impedimento si discute. Sul nucleare, dopo quel che è accaduto in Giappone, cosa argomentare? Il nuclearista evita occasioni pubbliche, tuttavia tiene contatti e non fa passi indietro.

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→  giugno 1, 2011


Come pochi giorni fa l’applauso scrosciante di Confindustria, anche quello che ieri all’assemblea di Banca d’Italia ha accolto le ultime “considerazioni finali” di Mario Draghi, esprimeva, oltre agli auguri, la soddisfazione e l’orgoglio per la sua nomina al vertice della BCE.

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→  maggio 26, 2011


L’agenzia Moody’s ha messo sotto osservazione 14 banche inglesi, possibile preludio a un abbassamento del loro rating; Standard and Poors ha abbassato l’outlook di quattro grandi banche italiane. Due notizie parallele che poggiano su dati di fatto per certi versi opposti.

In Inghilterra molte banche sono state salvate dall’intervento diretto dello Stato, che le ha sostanzialmente nazionalizzate; e quindi oggi a preoccupare Moody’s è l’esistenza di un margine politico a favore di un eventuale ulteriore contributo pubblico al sistema bancario, nonché la flessibilità finanziaria del Governo britannico nell’accollarsi nuovi passivi

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→  maggio 24, 2011



dalla rubrica Peccati Capitali

Un mio amico di Londra, viste un paio di puntate di “Radio Londra” sul TG1, mi scrive indignato: trova oltraggioso al limite dell’oscenità usare la famosa sigla per una trasmissione a suo parere patetica e becera. Qualcosa non mi torna. Non nel giudizio sulla trasmissione, dove ciascuno é libero di avere le sue opinioni: ma é logicamente corretto che, se questo è negativo, sia automaticamente da condannare anche l’uso della sigla?

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→  maggio 21, 2011


Che cosa deve fare un’azienda per essere in regola con la legge in tema di infortuni?

E’ un problema rilevante, sul piano giuridico e su quello economico, quello che la vicenda Thyssen pone, oltre alla commozione per un fatto così atroce, e alle polemiche per una sentenza così controversa.

La legge (art 2087 CC) che definisce l’obbligo a carico dell’imprenditore di garantire la sicurezza del lavoro é una norma «aperta»: l’obbligo si arricchisce via via di tutte le misure che la tecnologia offre e l’esperienza suggerisce, facendo riferimento allo standard più elevato praticato in un Paese dell’Unione, come ora precisa la norma comunitaria.

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→  maggio 10, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

“E’ per meglio mangiarti, nipotina mia!”. Quando ho letto che i finanzieri si dovranno presentare per le ispezioni in borghese e non in divisa, come in un flash ho rivisto l’immagine del lupo nel libro delle fiabe, con la cuffietta della nonna di Cappuccetto Rosso. E’ il nuovo corso del “Fisco forte e gentile”. Il Ministro Tremonti inserisce nel decreto sviluppo norme su durata e frequenza dei controlli, e sanzioni per il pubblico ufficiale che assilli o vessi un’azienda. Il direttore generale Befera, mette sul sito dell’Agenzia delle Entrate una lettera in cui minaccia sanzioni “nessuna esclusa” a chi si rendesse colpevole di atteggiamenti vessatori: “soprusi e arroganza apparentano il fisco agli estorsori”. Sante parole: si meritano un’apertura di credito?

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