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→  novembre 26, 2011


Caro Direttore,

i sistemi di contabilità nazionale (SEC 95, comma h art. 1.13) impongono a tutti i Paesi di stimare e di contabilizzare nel PIL anche “l’economia non osservata”. Non è dunque esatto quanto scrive Milena Gabanelli (Ecco perché va limitato l’uso del contante, Corriere della Serra del 24 Novembre, pag 35) che “il sommerso non [vada] a far parte del rapporto debito PIL”; quindi non è vero che esso concorra a far sì che “gli investitori [siano] disposti ad acquistare i nostri titoli di stato solo a un tasso di interesse pari a più del triplo di quanto pagano gli inglesi o i tedeschi”.

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→  novembre 23, 2011


Al Direttore

Dovendosi fare 45 sottosegretari, per difendersi dai prevedibili assalti, a Mario Monti potrebbe tornare utile un motto di casa Valensise, tratto dalla Vita ed Istituto del venerabile servo di Dio Alfonso M. Liguori. Il quale, ad un religioso presentatosi con una “lettera impegnativa di D. Giambattista Filomarino, Principe della Rocca” così rispose: “Dio vel perdoni, Monsignore, io già avevami fissato darvi il Canonicato; ma perché mi avete portata questa lettera, non sono più in grado di darvelo: indignus quia petisti”.

→  novembre 23, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

“Baci” come quelli della campagna pubblicitaria di Benetton io me li ricordo dal vero. A Mosca, quando la Russia era ancora Unione Sovietica: dopo la firma di una grossa commessa, cena di prammatica, cognac dall’aperitivo al dolce, e come suggello finale il bacio sulla bocca del viceministro dell’aeronautica: schivato di misura con virata acrobatica. Adesso, contro i cartelloni della Benetton, il Vaticano è insorto: immagini lesive della dignità del Papa e della Chiesa cattolica. La Casa Bianca ha stigmatizzato: uso dell’immagine del Presidente a fini commerciali. I maligni hanno banalizzato: tentativi per recuperare risultati non brillanti.

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→  novembre 16, 2011


Al direttore

Emergenza, e siamo d’accordo: ma che cosa segnala l’uscita dall’emergenza? Se Monti prende come termine per il governo quello entro cui si deve votare comunque, significa: primo, che, a meno di ipotizzare arcane coincidenze, il suo governo non ci farà uscire dall’emergenza; secondo, che nessun governo uscito da una consultazione elettorale anticipata potrebbe far meglio.
E siccome non c’è ragione per pensare che qualche mese dopo il risultato sarebbe diverso, ne consegue che il governo Monti dovrebbe durare anche nella prossima legislatura.

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→  novembre 15, 2011


Un Governo del Presidente è un governo politico: non solo nel senso ovvio che i suoi atti sono sottoposti al voto del Parlamento, ma in quello sostanziale che essi hanno effetti sugli equilibri politici presenti e futuri. Già il solo prospettarsi di un Governo Monti ha prodotto un vistoso cambiamento del quadro politico, la rottura della storica alleanza Pdl-Lega.

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→  novembre 12, 2011


Al direttore

Avrà letto Nouriel Roubini spiegare sul Financial Times perché i giorni dell’Italia nell’Eurozona potrebbero essere contati. Strano, non trova?, che nell’analisi del passato e nelle previsioni del futuro, Berlusconi, for God’s sake, non sia neppur nominato.

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