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→  gennaio 31, 2012


E’ tanto tempo che se ne parla che qualcuno è arrivato a dubitare perfino che esista il valore legale del titolo di studio. Due consigli dei ministri non sono stati capaci di decidere: ci si affiderà quindi a una “consultazione pubblica su internet”. Una procedura certo innovativa, che ricorda il deliberative polling che suscitò un fugace interesse qualche anno fa. Ma soprattutto un precedente non bello, in vista dei tanti scogli disseminati sulla rotta del Governo. Vedremo.

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→  gennaio 24, 2012


Le liberalizzazioni servono a crescere se smontano le inefficienze

“Liberalizzare non è privatizzare”: solo un inciso del Presidente Monti nella sua articolata presentazione del decreto liberalizzazioni, ma rivelatore, e utile per ragionare sul senso complessivo dell’azione di governo, del risanamento dei conti pubblici e della crescita, di Salva Italia e delle liberalizzazioni.

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→  gennaio 24, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

“Liberalizzazione dei taxi”, commedia in tre atti. Atto primo: il governo annuncia che liberalizzerà. Nessuno capisce in che cosa consista, dato che si ordina ai comuni di aumentare il numero delle licenze, ma i benpensanti plaudono: “Bravi, questo governo fa proprio sul serio, incomincia dalle piccole cose che interessano i cittadini.”

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→  gennaio 19, 2012


Intervista di Giovanni Stringa

Il governo tecnico mette l’accento sulla politica? Così la pensa Franco Debenedetti, imprenditore ed ex senatore Ds, subito dopo aver letto la bozza del decreto sulle liberalizzazioni.

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→  gennaio 12, 2012


La nomina di Grilli a viceministro ha lasciato un vuoto imbarazzante

Dall’insediamento del Governo Monti la posizione di Direttore Generale del Tesoro è vacante. Infatti chi la ricopriva nel governo Berlusconi, il prof. Vittorio Grilli, è diventato Vice Ministro e si è posto in aspettativa dall’incarico amministrativo.

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→  gennaio 11, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

L’Agenzia delle Entrate ha inviato 80 ispettori a Cortina per vedere se i VIP arrivati in alberghi di lusso su auto di lusso che comprano in negozi di lusso, pagano le tasse. Il sindaco, che è scivolato su una gaffe storica: questo blitz è un attentato (Equitalia è oggetto di attentati veri). Il comandante della locale guardia di finanza, che non ha gradito l’intrusione: c’è già la crisi, lasciamo lavorare i negozi. L’albergatrice, che sa il fatto suo: i clienti se ne andranno a Saint Moritz. Io, che non capisco: controllare chi va in SUV in albergo di lusso a Cortina serve a scoprire una vippaggine ignota o le spese di un VIP notorio? Non è di routine l’incrocio telematico tra PRA, registri di alberghi e dichiarazione dei redditi? “Far piangere i ricchi” è fare coi soldi dello stato quello che Dagospia fa gratis? “Lotta all’evasione” è mettere un ispettore davanti a ogni negozio, così lottando anche contro la disoccupazione?

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