→ Iscriviti
→  aprile 3, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

Nata dalla fusione delle aziende elettriche di Brescia e di Milano, a2a è una delle più importanti utility italiane, con posizioni rilevanti nel campo di energia elettrica, gas, acqua, teleriscaldamento, trattamento rifiuti. Per questo fa sognare i politici: che si aspettano che possa fungere da nucleo aggregatore delle altre grandi utility, per formare un’Enel municipale da affiancare all’Enel statale, oppure che difenda l’italianità nella complicata vicenda Edison.

leggi il resto ›

→  marzo 23, 2012


A contare, nel “vecchio” articolo 18, non sono stati gli effetti visibili; a contare sono stati quelli che non si sono potuti vedere. Se si guarda alle poche migliaia di licenziamenti individuali e alle poche centinaia di reintegrazioni ordinate dal giudice, alla relativa facilità con cui si sono fatte “ristrutturazioni” industriali e messi lavoratori “in mobilità” si può anche dire che in fondo è costato poco. Se si considerano le opportunità precluse a lavoratori e imprenditori, i costi dell’opporre la rigidità alla variabilità dei cicli economici e tecnologici, è costato tantissimo. Fa un certo effetto parlarne al passato.

leggi il resto ›

→  marzo 20, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

Mettete una dozzina di persone intorno a un tavolo a parlare di Rai e subito salta su quello per cui «i partiti devono levare le mani da Viale Mazzini», quello che «solo un’azienda pubblica può fare Tv di qualità», quello che «prendiamo l’esempio dalla Bbc»: in ordine casuale.

leggi il resto ›

→  marzo 19, 2012


Intervista di Roberto Bagnoli

«Nella ricerca del consenso ci si impantana»

E’ d’accordo con l’economista Francesco Giavazzi nel giudicare troppo lenta l’attuale azione di governo rispetto al blitz sulle pensioni e si schiera con gli imprenditori nel timore che la riforma del lavoro finisca con un compromesso al ribasso. Senza tralasciare una punzecchiatura al premier quando osserva che nella polemica dell’altro giorno «a volte l’ironia scivolava nel sarcasmo e la precisione nel puntiglio». Franco Debenedetti, per tre legislature senatore scomodo della sinistra (Pds e Ds), presentò in Senato nel 1997 la prima proposta di riforma dell’art. 18, pubblicò «Non basta dire no» contro la Cgil di Sergio Cofferati. Adesso teme che l’iniziale piglio riformatore del governo Monti si incagli nell’esasperata ricerca di «muoversi nel consenso».

leggi il resto ›

→  marzo 7, 2012


dalla rubrica Peccati Capitali

“Lentamente muore, Pompei”, scriveva due domeniche fa Alessandra Arachi sul Corriere della Sera: a veder le tessere dei mosaici sparpagliate in terra, il rosso pompeiano degli affreschi dilavato dalla pioggia, non si sa se essere più sconfortati o indignati. Il peggio è ciò di cui neppure si ha notizia, e non solo a Pompei.

leggi il resto ›

→  marzo 6, 2012


Ma è poi dimostrabile il “Teorema dell’anno 2013” (Il Foglio di venerdì)? Nel senso che nella tabellina gli obbiettivi della colonna di destra siano stati comuni a tutti, da Berlusconi a Prodi, da Tremonti (perché dimenticarlo?) a Padoa Schioppa, e che a farli deragliare siano state le ali estreme?

leggi il resto ›