→ Iscriviti
→  gennaio 30, 2013


Di chi sono le banche? A questa domanda in Italia non si è mai data una risposta chiara. Eppure se per il funzionamento di un’economia capitalistica la certezza dei diritti di proprietà è essenziale, a maggior ragione lo è quando si tratta di istituzioni che provvedono i mezzi finanziari a quella che viene (impropriamente) chiamata economia reale.

leggi il resto ›

→  gennaio 11, 2013


Domani a Orvieto avrà luogo una cerimonia funebre: quella per LibertàEguale, l’associazione nata dall’incontro tra politici che idee liberali avevano maturato in un’intensa militanza nei partiti della sinistra, il Pci e il Psi, e persone entrate in politica dopo il ’94, prima con Alleanza democratica poi con l’Ulivo. Per il nostro (relativo) successo ci sono state ragioni contingenti: nel ’94, l’idea di portare gente e idee agli ex comunisti che erano stati “sotto vuoto” per cinquant’anni. Ragioni metapolitiche: parte della borghesia italiana non se la sarebbe mai sentita di votare per Berlusconi, ma voleva che ci fosse qualcuno a garantire di persona per l’ex Pci.

leggi il resto ›

→  dicembre 12, 2012


Qual è la notizia? Che si voti due o tre settimane prima? Semmai dovrebbe essere una buona notizia: il governo, non sfiduciato, può restare in carica nella pienezza dei suoi poteri; che la “strana maggioranza” avrebbe avuto fibrillazioni e sussulti avvicinandosi la data delle elezioni, era prevedibile: abbreviare la campagna elettorale è atto di saggezza.

leggi il resto ›

→  dicembre 11, 2012


Al direttore

Poiché Monti si dimette per una “non sfiducia” del Pdl, Napolitano lo può invitare a restare nella pienezza dei suoi poteri e non solo per l’ordinaria amministrazione. Quindi la differenza è solo che durerà ancora due mesi anziché due e mezzo. Per quanto riguarda l’attività legislativa, con l’approvazione della legge di stabilità assicurata, e i partiti comunque nervosi per l’avvicinarsi della data delle elezioni, non cambia un granché.

leggi il resto ›

→  dicembre 5, 2012


Non tutto si può ridurre a previsioni politico-economiche, per quanto ottimiste.

Al culmine della crisi greca, in un lungo appassionato articolo sulla Frankfurter Allgemeine, Martin Walser dipinge come “uno scenario di orrore” quello di un’Europa senza euro; cita Hölderlin, per mostrare come il suo tedesco trovi naturale espressione nella purezza della metrica greca. Questo per dire che non tutto si riduce a previsioni politiche, analisi economiche, tassi d’interesse: perché i fatti economici sono influenzati dalle opinioni degli uomini, e il futuro dei paesi è determinato dalle loro visioni.

leggi il resto ›

→  novembre 30, 2012


di Natale D’Amico e Franco Debenedetti

Tutti i governi devono aumentare le entrate fiscali. Quasi tutti pensano di tassare di più i ricchi. Lo dice (e probabilmente lo farà) Obama. Hollande vuole portare al 75% il prelievo sui redditi superiori a un milione di euro. Un po’ ovunque si parla di aumentare le imposte sui patrimoni più grandi. La Tobin tax – a dispetto di James Tobin – viene giustificata perché colpendo le transazioni finanziarie, colpirebbe selettivamente i ricchi.

leggi il resto ›